Le storia millenaria del Parco alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Comunicato Stampa

Alla ventunesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni promuoverà il patrimonio archeologico diffuso presente nel parco e le attività di tutela e valorizzazione del territorio. L’Ente ha lavorato negli ultimi anni alla realizzazione della rete delle aree archeologiche del Parco, comprendente 8 siti riqualificati. “I siti archeologici, grazie anche alla fruttuosa collaborazione con i Comuni, la Soprintendenza e gli operatori turistici locali, vanno ad arricchire ancora di più la straordinaria identità storica e culturale che ha permesso l’inserimento da parte dell’UNESCO del Parco quale Patrimonio dell’Umanità, in quanto paesaggio evolutivo risultato dell’opera combinata della natura e dell’uomo.” Ha dichiarato il Presidente del Parco Tommaso Pellegrino.

Un sito archeologico minore di grande interesse, è in corso di scavo sulla montagna di Castelluccio (quota 796), alle spalle di Palinuro, nei comuni di S. Mauro La Bruca e Pisciotta. Grazie anche al contributo dell’Ente Parco, l’Università di Salerno sta portando alla luce un edificio di culto con caratteristiche strutturali che trovano pochi confronti in Magna Grecia, frequentato da Enotri, Lucani e probabilmente anche Greci di Elea.

Nello stand dell’Ente Parco, i visitatori della Borsa potranno scoprire il ricco e vario patrimonio archeologico che oltre ai popoli Greci e Romani, narra la cultura dei popoli italici (Enotri e Lucani in primis) e delle popolazioni primitive che hanno lasciato segni di sé nelle grotte. L’iniziativa dell’Ente parte dalla consapevolezza che oltre alla maestosità di Paestum ed alla suggestione del parco archeologico di Velia, la ricerca archeologica degli ultimi decenni ha messo in luce un patrimonio archeologico diffuso di eccezionale fascino e di particolare rilievo scientifico che impreziosisce il territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Diverse le iniziative programmate nello stand del Parco, venerdì 16 novembre, alle ore 11.00, conversazione sul tema: “La scrittura narrativa per la promozione dei beni culturali” per riflettere sulle potenzialità della narrazione nella conoscenza del patrimonio culturale, interverranno Tommaso Pellegrino Presidente dell’Ente Parco, Aldo Bianchini direttore de il Quotidiano di Salerno, Pietro Cusati, giornalista, Emilio Sarli, autore di scritture archeomitologiche.

Sabato 17 novembre, alle ore 11.00, l’archeologo e saggista Antonio Capano e lo storico Pasquale Giuliani terranno una relazione su “San Nilo, S. Fantino l’Eugumeno, Attanasio Calceopulo e il Cilento italo-greco tra spiritualità greco-bizantina e antiche vie dall’alto Medioevo all’età Moderna”.

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