Pollica: la “vitis vinifera” diventerà il vino della Dieta Mediterranea

Antonella Capozzoli

Un nuovo progetto di valorizzazione e studio delle risorse vitiviniocole ha, ufficialmente, preso il via nel Comune di Pollica.

Al centro, la vitis vinifera, una pianta arborea rampicante famosa per le innumerevoli proprietà benefiche per la salute dell’uomo. A curare il progetto, con il sostegno del Comune, sarà il Prof. Piero Mastroberardino, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Foggia.

Nel gennaio 2018, il primo cittadino, Stefano Pisani, annunciava con entusiasmo la firma del protocollo d’intesa per la realizzazione di un vero e proprio vino della Dieta Mediterranea e, finalmente, i primi passi si stanno compiendo.

Nell’ambito del progetto di valorizzazione intitolato “I Giardini del Mediterraneo”, alla località “Mulini a vento”, alla fine del mese di luglio è iniziata la preparazione dei terreni per l’impianto e la coltura della vite rossa, che ha restituito risposte molto positive, anche in termini di incremento di valore delle terre, in Irpinia, nel Sannio e Vesuvio proprio dalla Società Mastroberardino, che, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Pompei, ha avviato un programma di studio e ricerca sull’ argomento.

La Vitis vinifera è, probabilmente insieme al mirtillo nero, una delle sostanze antiossidanti più famose che, tra i suoi effetti, comprende l’azione antiedemigena e protettiva sul microcircolo. Le componenti che ne danno le caratteristiche benefiche si trovano soprattutto nelle foglie, che vengono raccolte alla fine della vendemmia, quando hanno assunto il loro colore tipico tendente al rosso, da cui deriva il nome della pianta. Gli acini sono ricchi di sali minerali, soprattutto potassio, poi è presente una buona dose di manganese, rame, fosforo, ferro, utili per la formazione dell’emoglobina, per stimolare la secrezione di bile e per favorire la digestione; tra le vitamine dobbiamo citare la C, la B1, B2, PP ed A. Tra gli zuccheri, soprattutto il fruttosio ed il glucosio, fibre, proteine e pochissimi grassi.

Caena atque prandium sine potu non solùm insuavis, verumetiam insalubris habetur: “pranzare o cenare senza vino, non solo non è piacevole ma nemmeno salutare”, scriveva Apicio (I sec. d.C.) nel suo De re culinaria, e il lavoro svolto da Mastroberardino in Cilento sottolinea proprio l’importanza di uno stile alimentare sano, in piena corrispondenza con i dettami della Dieta Mediterranea.

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