Cilento: Pasquetta di disagi

Luisa Monaco

Boom per ristoranti e agriturismi, non decollano alberghi e b&b

Il tempo a Pasqua non ha garantito il tutto esaurito che si auguravamo i proprietari di strutture ricettive e ristoratori, ma Pasquetta ha rappresentato un salvagente. E’ stata soprattutto la costiera cilentana ad essere presa d’assalto dai vacanzieri. In tantissimi, provenienti da altre zone della Campania, ma anche dal Nord Italia, hanno preso d’assalto le località del comprensorio, da nord a sud. Le più affollate Capaccio Paestum, Agropoli, Castellabate, Pollica, Casal Velino, Ascea, Centola Palinuro, Camerota, San Giovanni a Piro, Sapri.

Gran parte dei turisti ha scelto il classico picnic, tra mare e aree verdi; aumenta però il numero di coloro che ha invece deciso di fermarsi a mangiare in ristoranti o agriturismi per poi fare una passeggiata nei centri storici, nelle aree archeologiche o in riva al mare.

Turismo mordi e fuggi, non sorridono gli albergatori

Non sorridono gli albergatori: si è trattato di un turismo mordi e fuggi con gran parte dei turisti che si è fermato per una notte; molti altri hanno addirittura scelto di passare sul territorio solo la Pasquetta. All’appello mancano soprattutto i turisti stranieri. Unica eccezione Paestum dove i numeri del Parco Archeologico fanno segnare un importante boom di accessi.

Non sono mancati i disagi: come accade ogni anno lunghe code si sono segnalate sulle strade. Soprattutto la Cilentana, già a partire dalle 18 era bloccata per il controesodo. A determinare ulteriori disagi un guasto alla linea elettrica tra Ascea e Pisciotta Palinuro che ha determinato il blocco anche del traffico ferroviario con tantissime persone rimaste ferme in stazione per circa 4 ore.

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