Pasqua, Campania sold out. Indietro il Cilento

Fiorenza Di Palma

Sul territorio turismo “mordi e fuggi”

La Campania meta ambita dai turisti. Nonostante la Pasqua bassa in molte località si registrerà il sold out. Non nel Cilento, che è ancora indietro rispetto a Napoli, Salerno, la Costiera Amalfitana e le Isole. Saranno soprattutto gli stranieri ad affollare le località campane.

I dati del Centro Studi Turistici, annunciano secondo l’Osservatorio Abbac, il sold out a Napoli e nelle aree contigue, soprattutto Penisola Sorrentina. Effetto “last second” invece per le isole del Golfo e le città dell’area metropolitana flegrea. Bene anche la Costiera Amalfitana con molte prenotazioni straniere, e Salerno con la sua area contigua.

Numeri non proprio incoraggianti, invece, per le festività in Cilento. Da Capaccio a Sapri la costiera non segnerà il pienone. È la prima flessione in negativo dopo gli ultimi due anni che hanno visto il week-end di Pasqua inaugurare, con cifre di tutto rispetto, la stagione estiva. A pesare quest’anno probabilmente la cosiddetta “Pasqua bassa”, la riduzione dei turisti italiani e le previsioni meteo non confortanti. Il boom del 2017 che ha caratterizzato la Pasqua nel Cilento è un ricordo lontano. Ne è certo Raffaele Esposito, cilentano alla guida di Confesercenti Salerno. Gli ultimi sondaggi campione dell’associazione confermano per il Cilento quello che è il dato provinciale e nazionale. Per Pasqua rimarrà aperta una struttura ricettiva su cinque, i viaggi avranno una durata breve di due massimo tre giorni e i fatturati delle strutture turistiche sono stimati in calo. Sarà quindi una festività senza pienoni e all’insegna del “mordi e fuggi”.

Uno stop dovuto essenzialmente al calo di presenze di “turisti italiani che speriamo – dice il presidente di Confesercenti – sia momentaneo. I nostri vacanzieri abituali sono scoraggiati soprattutto dalle incertezze meteo, spesso enfatizzate con previsioni di lungo periodo negative da molti media con gravi danni al settore ricettivo”. Per il presidente manca inoltre la programmazione dei comuni costieri che, salvo poche eccezioni, non si attivano per essere in linea con le esigenze della destagionalizzazione.

“Siamo comunque certi – dice – che se dovessero esserci giornate di sole e cielo limpido, le nostre località di mare e le nostre città d’arte saranno comunque prese d’assalto”. Nonostante le previsioni poco incoraggianti non mancano le prenotazioni nelle strutture di Paestum, Agropoli, Castellabate. Un mordi e fuggi soprattutto di giovani è previsto a Palinuro dove per le festività di Pasqua riapriranno i locali notturni. Un’ondata di giovanissimi che poco o nulla lascia al territorio. Arrivano di notte e ripartano al mattino. Ne è convinto Felice Merola presidente della neonata Associazione Albergatori di Palinuro che raggruppa oltre quaranta strutture turistiche “contiamo in futuro – dice – di lavorare affinché la Pasqua possa diventare la degna apertura della stagione estiva. La proposta ricettiva deve essere affiancata da iniziative valide che favoriscano la scelta di Palinuro. È fondamentale però la collaborazione degli enti territoriali per garantire servizi efficienti e funzionali”. Pronti a ripartire anche gli operatori turistici di Camerota, Scario, Villamare e Sapri. Camerota dopo la mareggiata è riuscita ad eseguire in tempi rapidissimi gli interventi di messa in sicurezza sul Mingardo. Intanto la flessione per il prossimo fine settimana nel Cilento non si allontana da quella nazionale, ovvero -1,2% delle presenze e degli arrivi.

Una beffa che si aggiunge ai bassi margini degli operatori turistici. “Stimoliamo – ribadisce Esposito – continuamente il mondo della politica sperando che capiscano in fretta della necessità di porre in essere progettazioni serie e condivise affinché si possa andare oltre al turismo di prossimità mordi e fuggi”.

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