Agropoli, il porto turistico potrebbe cambiare volto

Ernesto Rocco

Ieri un sopralluogo. Si punta all’ampliamento dell’infrastruttura

AGROPOLI. Il porto turistico potrebbe presto cambiare volto. Si è tenuto ieri un incontro tra l’assessore al demanio e porto Eugenio Benevento, il presidente del consiglio comunale Massimo La Porta e l’ingegnere Conti, dello studio “Conti e Associati di Udine” che già in passato aveva elaborato un progetto per l’ampliamento del porto turistico per un valore di circa 25 milioni di euro.

Il sopralluogo in zona è servito per verificare non solo teoricamente ma anche fattivamente, quelli che potrebbero essere gli interventi per migliorare l’infrastruttura. I lavori immaginati riguarderanno il prolungamento del molo di sopraflutto che consentirebbe l’accesso anche a barche di dimensioni più importanti e l’eliminazione dell’ingresso della Posidonia nella spiaggia della Marina e il dragaggio dei fondali.

“Come ribadito già in campagna elettorale dal sindaco Adamo Coppola, questa amministrazione, punta sullo sviluppo del Porto come traino per l’intero comprensorio”, ha spiegato l’assessore Eugenio Benevento. “Considerando l’importanza del progetto, teso a migliorare uno dei posti più belli e suggestivi dell’intero Cilento. – ha aggiunto – cercheremo di coinvolgere il più possibile gli operatori portuali ed i cittadini agropolesi per condividere insieme questo importante processo di sviluppo”.

Il progetto originario elaborato per il porto di Agropoli prevedeva la realizzazione un unico grande molo centrale (una struttura a due piani con una torre), che tagli in due tutta l’area portuale, e due moli, uno sopraflutto e l’altro sottoflutto, più estesi rispetto a quelli già esistenti.

Più di recente il comune ha immaginato anche ulteriori interventi per riqualificare il porto con il prolungamento della vecchia banchina e la realizzazione di palazzine di servizi.

Il porto di Agropoli è uno dei più importanti a Sud di Salerno. La prima pietra fu posata il 10 gennaio del 1969 alla presenza del sindaco Gaetana Troisi, del ministro all’istruzione Fiorentino Sullo, del senatore del PRI Biagio Pinto e di Nicola Carola, segretario della locale sezione della DC.

La spesa iniziale prevista per la costruzione dell’infrastruttura fu preventivata nel 1964 in due miliardi e quattrocento milioni di lire. Per la sua realizzazione (pontili esclusi), il comune ne dovette sborsare duecentocinquantamila in più. Le opere furono suddivise in otto lotti, il primo realizzato dall’amministrazione Troisi mentre gli altri da quella Maurano. Il porto di Agropoli, nato come struttura di quarta calsse, aveva finalità prettamente turistiche con tratti di banchina riservati a piccole unità di pesca. Negli anni, oltre agli esistenti moli di sottoflutto e di sopraflutto, si è provveduto al suo ampliamento con l’istallazione di pontili galleggianti o in cemento. Dal 1991, inoltre, è attivo l’ufficio circondariale marittimo.

Prima della costruzione del porto l’area, denominata Salecaro, era già utilizzata dai pescatori come piccolo porticciolo naturale inserito in uno spettacolare paesaggio selvaggio, ancora incontaminato dalla mano dell’uomo. Con la realizzazione del porto quintali di cemento hanno coperto scogliere e insenature naturali, cancellando uno degli angoli più suggestivi della città in nome del progresso e dello sviluppo economico.

Condividi questo articolo
Exit mobile version