“Mia figlia salvata grazie al Psaut di Agropoli”

Ernesto Rocco

Bimba di 15 mesi in preda alle convulsioni stabilizzata presso l’ex ospedale civile

L’ospedale di Agropoli è chiuso da tempo, sostituito da un Psaut, un semplice punto di primo soccorso con il compito di stabilizzare il paziente per poi trasferirlo in altro nosocomio. Questa sua veste, in un territorio particolarmente vasto, ha negli anni creato polemiche e soprattutto posto numerosi interrogativi su quante vite il presidio agropolese avrebbe potuto salvare se solo fosse rimasto aperto. Tra tanti episodi negativi, però, ce ne sono anche alcuni che si sono conclusi con un lieto fine. E’ questo il caso che ha visto protagonista una bambina di Magliano Vetere, salvata proprio grazie al Psaut di Agropoli.

La piccola, di appena 15 mesi, si trovava con il papà e la sorellina ad Agropoli quando è stata colta da convulsioni ed ha perso i sensi. Immediatamente trasportata presso il Psaut, con l’ausilio dei carabinieri, le sono state prestate le prime cure. Successivamente è stata trasferita presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania dove è tutt’ora ricoverata. “I sanitari hanno salvato mia figlia”, ha detto il papà della bambina il quale, senza mezzi termini, ha ribadito l’importanza di “riavere un pronto soccorso aperto e funzionante”.

Negli ultimi giorni pare che qualcosa si stia muovendo. La prossima settimana dovrebbero partire i lavori per la riapertura del pronto soccorso con a disposizione 20 posti letto di medicina generale.

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