Alluvione del 2010, dopo sei anni arrivano gli indennizzi per gli agricoltori

Katiuscia Stio

Dei 500mila euro previsti ne saranno devoluti solo 180mila

8, 9 e 10 novembre 2010: le acque del fiume Tanagro rompono gli argini e allagano i terreni circostanti, distruggendo le coltivazioni e mettendo in ginocchio gli agricoltori del posto.

A distanza di circa 6 anni da quel catastrofico evento sono stati determinati i contributi per gli agricoltori dei comuni dell’area del Tanagro. Per loro, però, c’è una beffa: soltanto 118mila euro verranno versati, rispetto ai 500mila previsti inizialmente. Chi non aveva assicurato le strutture aziendali e i prodotti, secondo la normativa europea, in caso di riconoscimento di un danno da calamità naturale, subisce una decurtazione del contributo. Circa 380mila euro, quindi, torneranno alla Regione Campania.

I contributi andranno ad 82 aziende, rispetto alle 500 che avevano presentato domanda. A restare a bocca asciutta soprattutto i piccoli imprenditori che non avevano mai pensato ad assicurare i propri prodotti e le loro strutture, non avendo produzioni industriali. Il contributo più alto stanziato è di appena 8500 euro ad un agricoltore di San Gregorio Magno. Cifra irrisoria per chi ha perso quasi tutto. Gli altri agricoltori beneficiari degli indennizzi sono nei comuni di Caggiano, Auletta, Buccino, Oliveto Citra, Castelnuovo di Conza, Contursi, Campagna, Pontecagnano, Valva, e Palomonte.

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