Campania, M5S: Chiesto incontro con Alfieri, crisi pesca nel Cilento

Comunicato Stampa
Michele Cammarano

Anche in Regione il caso della volante monobarca

“I ritardi nell’attuazione del regolamento della pesca marittima, già segnalati con una interrogazione del Movimento 5 Stelle a firma del consigliere regionale Luigi Cirillo, stanno mettendo in ginocchio l’attività ittica del Cilento perché spesso nelle acque lungo la costa vi è la presenza di pescherecci a testimonianza della poca omogeneità e trasparenza dei regolamenti del settore nella nostra regione”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano che ha inviato a nome del gruppo consiliare regionale una lettera per chiedere un incontro urgente ad Alfieri, consigliere del presidente per l’Agricoltura, foreste, caccia e pesca per la mancata adozione del regolamento che ‘disciplina la pesca marittima e dell’acquicoltura’. “La necessità di dotare la politica della pesca di strumenti idonei a gestire lo sforzo di pesca attraverso l’istituzione del sistema delle licenze per le navi operanti in acque comunitarie da un lato – sottolinea Cammarano – ed il rilascio di speciali permessi di pesca per regolamentare le condizioni di esercizio, di periodi, di zone e tipo di pesca praticabile in determinate aree, ha contribuito alla formazione di una disorganizzazione normativa che ha comportato quello che già ci si immaginava: il collasso del sistema microeconomico della pesca”. “Quello che sta accadendo lungo la costa cilentana – accusa il consigliere regionale – è la conseguenza degli ultimi decenni di mal gestione normativa comunitaria, che mai come ora, vede coinvolgere le nostre coste”. “Un peschereccio comunitario che opera nelle acque comunitarie – evidenzia Cammarano – è autorizzato a svolgere attività di pesca unicamente se esse sono indicate in un’autorizzazione di pesca”. “I ritardi accumulati nell’ attuazione del regolamento da parte della Regione Campania – prosegue il consigliere – sta distruggendo l’attività ittica dei pestatori e il modello della microeconomia come è quella cilentana”. “Non c’è più tempo da perdere – conclude Cammarano – insieme al collega Cirillo auspichiamo un incontro con il consigliere Alfieri e un’accelerata per l’attuazione del regolamento regionale affinché una volta per tutte si disciplini la pesca marittima e dell’acquicoltura”.

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