‘Dialogo ed alleanze’: il Vescovo De Luca incontra i rappresentanti delle istituzioni

Katiuscia Stio
Mons. Antonio De Luca

L’appuntamento è in programma lunedì 19 dicembre

TEGGIANO. Dialogo ed alleanze. Il Vescovo Padre Antonio De Luca e i presbiteri della diocesi Teggiano-Policastro incontrano i rappresentanti delle Istituzioni. Lunedì 19 dicembre 2016 ore 10,30 presso la curia vescovile.

In continuità con la consolidata tradizione del dialogo e delle alleanze educative, il Vescovo Padre Antonio De Luca e i presbiteri della Diocesi di Teggiano-Policastro, incontrano i Rappresentanti delle Istituzioni Civili, Educative, Militari, per una rinnovata riflessione sul bene comune. “Nella prospettiva delle alleanze e delle concretezze, riconosciamo il capitale umano che i nostri territori generano in rapporto ad una rinnovata qualità della vita.- scrive Mons. De Luca- Un piccolo contributo per reagire con speranza ad una diffusa sfiducia sociale in rapporto all’occupazione, all’ambiente, al futuro affidabile dei nostri giovani. Un Mezzogiorno sempre più esposto alla deriva dell’indigenza e della povertà non può lasciarci insensibili spettatori, ma responsabili protagonisti.”

A guidare la riflessione sarà il Dott. Angelo Scelzo, già Vice-Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Editorialista di Avvenire, Il Messaggero e Il Mattino, Vice Direttore de L’Osservatore Romano, Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione Grande Giubileo dell’Anno 2000, Capo della Redazione romana di Avvenire e inviato speciale, Direttore Agenzia missionaria Fides di Propaganda Fide, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

“È questa un’occasione per riflettere sulla responsabilità che abbiamo in questa fase critica del nostro paese, le ombre non mancano, le ragioni di un impegno sono urgenti in quanto “tutta la politica ha perso la testa e il cuore quando si è accodata ai più forti dimenticandosi dei meno forti e dei più deboli (che sono la maggioranza) senza garantire la necessaria sintesi dei bisogni e degli interessi (il bene comune) che è la principale se non la sola ragione della sua esistenza. Il declino del Paese è cominciato perché ‘nessuno’ si è mai preoccupato di ripensare il sistema sociale e quello economico e produttivo in senso veramente democratico, inclusivo e distributivo. E la crisi della rappresentanza politica è dovuta al fatto che ‘nessuno’ si è mai preoccupato di proporre un’idea politica di «coesione inclusiva» di grande respiro” (FRANCESCO GAGLIARDI, La politica si rianima se si cura di chi fa fatica, in Avvenire, 7 dicembre 2016).” -concude.

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