Dipendenti dell’ex clinica Malzoni pronti ad incrociare le braccia

Ernesto Rocco
Clinica Malzoni

Polemiche sul rinnovo del contratto proposto dalla società

AGROPOLI. I dipendenti dell’ex clinica Malzoni (oggi Istituto Clinico Mediterraneo), sono pronti ad incrociare le braccia. E’ stato proclamato nella giornata di ieri (6 dicembre) lo stato di agitazione del personale. La decisione è stata presa da Cgil e Fial-Fisi dopo che l’azienda ha manifestato la volontà di modificare il contratto dei dipendenti. Una decisione “unilaterale” spiegano i sindacati, che andrebbe a modificare l’accordo attualmente in essere discostandolo da quello previsto dall’Associazione Italiana ospedalità privata attualmente vigente in quasi tutti i centri italiani. Secondo i sindacati, insomma, i lavoratori sono stati messi davanti “ad un ricatto”, ovvero chiamati ad aderire ad un nuoco contratto o a scegliere tra diverse ipotesi, tutte però con delle grosse penalizzazioni in termini di stipendi, orari di lavoro e diritti. In alternativa al nuovo accordo proposto dalla proprietà i lavoratori dovrebbero adeguarsi ai due contratti praticati presso la Diagnostica di Avellino o la Clinica del Sole di Salerno o, infine, al contratto Cisal Anpit. In tutti i casi si prevedono delle condizioni peggiorative secondo i sindacati. Di qui la decisione di proclamare lo stato di agitazione e annullare l’incontro previsto in azienda per il 12 dicembre rigettando “le proposte dell’azienda relativamente al cambio unilaterale del contratto o alle condizioni peggiorative in temini di diritti e orari di lavoro”.

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