Omicidio Isabella Penzella, scatta la caccia al complice dell’assassino

Katiuscia Stio
Carabinieri

Un sospettato dell’omicidio di Isabella Penzella è sotto torchio. Gli inquirenti ora cercano il complice.

PERTOSA. Isabella Penzella è stata uccisa, forse da più persone. Scattata anche la caccia al complice del sospettato, già più volte ascoltato dagli inquirenti. Dopo l’autopsia, che ha rivelato tracce di morte violenta dovuta a soffocamento, le indagini hanno preso una piega diversa dall’iniziale ipotesi di investimento e trascinamento da parte di un pirata della strada.
È un parente , un pensionato di Pertosa, il sospettato degli inquirenti, un ultrasettantenne che però avrebbe potuto non agire da solo e da questa nuova ipotesi si pensa ad un complice. A dire il vero non si esclude nemmeno che ci possa essere un mandante, qualcuno che abbia fatto uccidere la 69enne. Intanto il sospettato è stato più volte ascoltato dagli inquirenti e non solo, gli sono stati sequestrati un’auto ed un furgoncino. Le forze dell’ordine, guidate dal sostituto procuratore Francesca Fresch, sono al lavoro per cercare prove e comprendere il suo possibile ruolo nella faccenda. Si sospetta che non abbia agito da solo e che ci siano più persone coinvolte nel giallo che sta ormai tenendo col fiato sospeso tutti. Si lavora per ricostruire le ultime ore della vittima, del sospettato e di quanti erano vicino a questi ultimi. Gli inquirenti sono stati anche nella sala mortuaria dell’ospedale di Polla per verificare la presenza di impronte digitali sul corpo di Isabella per poi confrontarle con quelle rilevate sull’auto e sul furgone.

Cosa ha fatto Isabella nelle ore precedenti al decesso? Con chi ha parlato al cellulare? Con chi ha avuto a che fare nei giorni prima? In che modo il suo cadavere è finito in strada? E le scarpe? Dove sono finite le sue scarpe? In che modo il suo cadavere è stato trasportato nei pressi dello stadio? Nel mirino degli inquirenti anche i residenti di alcune abitazioni di proprietà del sospettato ed il furgone con targa straniera. Il giallo di Pertosa è un caso ancora aperto.

Condividi questo articolo
Exit mobile version