Dal Cilento a Tunisi: viaggio della speranza all’incontrario

Ernesto Rocco

Sarà presentato oggi il progetto che prevede un viaggio in kayak dal Cilento alla Tunisia all’insegna dello sport, della solidarietà e della ricerca scientifica.

Due barche a vela, sei kayak e quasi seicento miglia da percorrere dal Cilento a Tunisi. Sono questi i numeri dell’iniziativa «Il Mediterraneo: il mare che unisce», ideata da Raffaele Bove, dirigente medico veterinario presso l’Asl di Salerno e appassionato kayaker.L’idea, che verrà presentata domani in Consiglio Regionale, è quella di compiere un ideale viaggio della speranza all’incontrario, all’insegna dello sport, della solidarietà e della ricerca scientifica. Questa esperienza, infatti, darà vita ad un documentario sulla fauna marina con protagonista la tartaruga caretta caretta, di cui verranno censiti i siti di nidificazione. Nel programma anche attività di avvistamento, segnalazione e primo soccorso di animali in difficoltà o feriti; la promozione della Dieta mediterranea e delle attività di pesca locali tunisine con la collaborazione di esperti in food safety and security; infine uno studio di fattibilità specifico per l’area del Maghreb, al fine di migliorare le condizioni di vita dei rifugiati nei centri di prima accoglienza.Ad illustrare l’iniziativa in conferenza stampa saranno Raffaele Bove, Presidente Associazione «Mediterraneo il mare che unisce», Aniello Anastasio, del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Napoli Federico II. Interverranno Nasreddine Boubakri, Console tunisino a Napoli, l’assessore al Bacino Euro Mediterraneo, Serena Angioli e la presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio. Il viaggio in kajak prenderà il via il prossimo 25 giugno dal porto turistico di Agropoli. L’arrivo a Tunisi è previsto venti giorni dopo.Il percorso delle imbarcazioni toccherà anche Acciaroli, Camerota, Sapri, Maratea, Cetraro, Amantea, Tropea, Panarea, Lipari, Porto Rosa, Gregorio Bagnoli, Agata di Militello, Cefalù, Palermo, Terrasini, Vito lo Capo, Favignana, Mazara del Vallo, Pantelleria e Kelibia.«Il viaggio – spiega Bove – metterà alla prova la resistenza e la tenacia dei kayaker e consentirà agli esperti presenti a bordo di realizzare un’approfondita e realistica analisi sullo stato di salute del Mar Mediterraneo e sulle tradizioni legate alla pesca ed alla dieta mediterranea»

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