Gli anziani del Cilento si raccontano: ecco il segreto della longevità

Sergio Pinto

Finiti sotto i riflettori dell’Italia e del mondo i nonnini del Cilento non hanno dubbi su quale sia il segreto per vivere bene e a lungo.

La ricetta per vivere bene e a lungo? Tanta attività fisica e prodotti genuini. E’ quanto è emerso durante il workshop ‘Dentro la neurologia del territorio – Workshop point of care su epilessia, Parkinson, Alzheimer e depressione’, che si è svolto la scorsa settimana a Pollica organizzato dall’Ainat (Associazione dei neurologi ambulatoriali). La scelta della location non è stata casuale: si è trattato di un omaggio alla dieta mediterranea e ai suoi effetti benefici anche nella prevenzione delle patologie neurologiche. Lo dimostrano i vivaci nonnini del Cilento, in questo periodo sotto i riflettori dell’Italia e del mondo per il loro stile di vita sano che rappresenta il segreto della longevità. Eppure per loro non c’è nulla di strano in ciò che fanno quotidianamente e nel tipo di alimentazione. Mangiano i prodotti dei loro orti e quando è possibile la pasta fresca fatta in casa. E’ questo quindi il segreto della longevità accompagnato da tanta attività fisica svolta durante il lavoro nei campi.“La pastina e il brodino? No, quelle le mangiano gli ammalati. Noi stiamo bene, non abbiamo problemi di salute e a pranzo prepariamo pasta, quando è possibile fatta in casa, con pomodoro fresco, coltivato e raccolto nei nostri terreni”, dicono Giovannina, 85 anni, e Maria, 90, due signore di Pioppi esempio vivente di come la giusta alimentazione possa essere l’elisir di una vita lunga e in salute. ”Il segreto della nostra longevità? Tanto lavoro nei campi e una sana alimentazione con i prodotti della nostra terra, a partire dalla colazione”, raccontano le due donne, il cui stile di vita, insieme a quello dei cosiddetti grandi anziani del Cilento, è ormai oggetto di studi in tutto il mondo, tanto che la San Diego University, in collaborazione con La Sapienza di Roma ha avviato in zona un’attività di ricerca.

Condividi questo articolo
Exit mobile version