Scontro Palmieri-Rizzo, la vicenda finisce in Procura

Redazione Infocilento

Botta e risposta tra il sindaco di Roscigno e il consigliere di minoranza. Intanto in paese strappati tutti i manifesti e Palmieri annuncia: li farò riattaccare a mie spese.

Finisce in Procura la vicenda della rinuncia al vitalizio come consigliere regionale del Lazio di Pino Palmieri, attuale sindaco di Roscigno. Il consigliere di minoranza Crispino Rizzo, dopo i manifesti polemici dei giorni scorsi, ha inviato una raccomandata alla Procura della Repubblica di Salerno chiedendo di verificare il comportamento del primo cittadino. “Palmieri – incalza Rizzo – di fatto ha rinunciato solo dopo la legge del 24 novembre 2014 che elevava a 65 anni il limite per il godimento del vitalizio”. Da questa data non avrebbe versato i contributi volontari e quindi non avrebbe avuto diritto ad alcun privilegio. Il sindaco dal suo canto si limita a precisare di aver rinunciato al vitalizio già nel 2013 (ovvero prima dell’entrata in vigore della nuova legge) e che da allora ha smesso di versare i contributi. “Questo dimostra la mia rinuncia” dice Palmieri non va oltre: “non ho tempo – dice – sono occupato a risolvere i problemi della nostra comunità”. Il primo cittadino, poi, evidenzia che quello della minoranza “non è un attacco politico, evidentemente non hanno nulla da dire sul mio operato come amministratore e mi accusano su altri aspetti”. La questione ora è stata affidata ad un legale.

Intanto in paese qualcuno ha pensato bene di strappare tutti i manifesti di denuncia fatti affiggere da consigliere Rizzo. “Un atto d’inciviltà”, denuncia Palmieri che annuncia che si farà carico “di riprodurre e riattaccare i manifesti strappati al consigliere di minoranza”.

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