Comune si affida ad un avvocato per uscire dal Parco: “Economia in ginocchio”

Katiuscia Stio

Un anno fa il consiglio comunale deliberò all’unanimità l’uscita dal Parco, ora il comune passa alle vie di fatto e si affida ad un legale per avviare l’iter.

OTTATI. Nel febbraio del 2015 il consiglio comunale votò all’unanimità l’uscita dal Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. In quell’occasione la pubblica assise stabilì di avviare le procedure legali per porre in essere l’iniziativa legislativa ed autorizzava il sindaco e la giunta ad avviare l’iter per l’affidamento dell’incarico legale ad un professionista affinché rappresentasse l’ente. A distanza di poco più di un anno, l’esecutivo Doddato ha concretizzato quanto previsto in consiglio comunale. Infatti la giunta comunale ha deciso di interpellare per le vie brevi un legale cui affidare l’incarico “in ordine agli adempimenti e ai passaggi giuridici legali da porre per l’uscita dal parco del Cilento”. L’avvocato che accetterà di rappresentare il comune dovrà farlo, laddove possibile, a titolo gratuito (eccetto le spese).

“Il Parco che doveva essere un opportunità per tutti – aveva spiegato nei mesi scorsi il sindaco Eduardo Doddato – è finito per essere un cappio al collo per tutti i residenti. L’economia è stata messa in ginocchio con poche possibilità per il futuro”.

Lo scorso anno anche il comune di Sanza annunciò la propria intenzione di uscire dal Parco.

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