“Cilento abbandonato a sé stesso”, al via una petizione on line

Katiuscia Stio

Una petizione on line per rilanciare il Cilento e ripristinare la viabilità sul territorio. Ecco l’iniziativa.

Petizione online per il rilancio del Cilento e per il ripristino della viabilità.
L’idea è di una giovane donna, Monica Ridolfi di Pompei. Scrive una lettera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed al Ministero del Turismo lanciando così la petizione online.

«Ebbene signori, il Cilento è ormai da anni abbandonato a sé stesso, molte strade che collegano i vari paesi cilentani; paesi turistici, conosciuti ed amati per il paesaggio e per i prodotti locali, come per esempio Pisciotta, famosa per l’olio ricavato da piante secolari, oppure Pioppi, patria della cucina mediterranea (per citarne alcuni) sono impraticabili, crollate, riparate per brevi periodi e poi nuovamente impercorribili. Strade che collegano “il resto del mondo” al Cilento sono interrotte, come la statale 18 nuovamente crollata all’altezza di Agropoli. Il metrò del mare naturalmente è attivo solo nei mesi caldi. La linea ferroviaria che collega la provincia di Napoli (Pompei – Nocera al Cilento non è più diretta ma prevede un cambio a Salerno con attese lunghissime per le coincidenze)
Dunque il Cilento, meraviglioso e incontaminato luogo di vacanze, fiore all’occhiello del meridione d’Italia, rimasto inalterato, incontaminato anche sotto il profilo della legalità grazie al popolo cilentano, vive un momento davvero critico. Vi prego sig. di tener conto di questa segnalazione e di prendere a cuore la nostra situazione affinché la nostra terra possa essere visitata, apprezzata ed amata dal resto d’Italia e dal mondo, e che i miei concittadini possano dunque in questo momento di crisi “utilizzare al meglio” quello che la natura gli ha donato.»
La petizione, lanciata tre giorni fa, ha raggiunto 94 sostenitori.
Ma il Cilento non è solo mare. Negli ultimi giorni molte sono state le strade che hanno ceduto, a seguito delle piogge, anche nell’entroterra. Per firmare la petizione clicca qui

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