Capaccio: iter più duro per realizzare impianti a biomasse

Emilio Malandrino

Il consiglio comunale di Capaccio ha previsto delle varianti al Puc e al regolamento edilizio.

Procedimento più complesso per poter realizzare impianti a biomasse sul territorio di Capaccio. Il consiglio comunale, celebrato nella giornata di ieri, ha infatti previsto una variante al Puc in via di redazione e al regolamento edilizio per rendere più rigido l’iter. In particolare le istanze per le aree agricole potranno essere presentate solo da imprenditori agricoli che hanno necessità di smaltire biomasse della produzione aziendale. E’ preclusa, invece, la possibilità di realizzare un impianto per utilizzare biomasse prodotte da terzi. Inoltre il progetto dovrà essere corredato da una serie di elementi quali il calcolo del quantitativo di rifiuti presenti nell’impianto, la modellistica di dispersione degli inquinanti nell’atmosfera, l’assetto infrastrutturale delle strade di accesso al fondo e una garanzia fideiussoria in favore del comune, qualora questo debba procedere al ripristino del sito. Una commissione appositamente nominata, costituita da professionisti, dovrà esprimere la valutazione finale.

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