Sala Consilina, le guardie rimaste a controllare un carcere vuoto

Filippo Di Pasquale

Anche stampa nazionale si è occupata del caso. Il sindacato degli agenti penitenziari chiede interventi

SALA CONSILINA. Il caso è stato sollevato dal sindaco Franceso Cavallone e in poco tempo è balzato alle cronache nazionali. A finire sotto i riflettori il carcere di Sala Consilina, chiuso per un provvedimento del Ministero della Giustizia, ma di fatto ancora non del tutto “svuotato”. Presso la struttura, infatti, sono ancora presenti quattordici agenti che fanno la guardia…ai muri. Di detenuti nella casa circondariale valdianese non ce ne sono più da novembre ma i turni sono rimasti: attivi 24 ore su 24, in un’alternanza di 8 ore a testa. Ora a denunciare la situazione anche il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ) tramite il segretario generale Donato Capece. “La legge prevede la chiusura di tutte le carceri con meni di 51 detenuti, ma le guardie sono rimaste lì”, denuncia il sindacalista che chiede provvedimenti per impiegare diversamente gli agenti della penitenziaria. La stessa situazione si vive anche al carcere di Savona, chiuso un mese fa. I detenuti sono stati ripartiti in altre strutture, ma il personale, sessanta agenti e due commissari è ancora tutto al lavoro.

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