Variante di Rizzico, ieri conferenza di servizi, si attende l’ok della Soprintendenza

Luisa Monaco

Incontro in Provincia per la Variante di Rizzico. Si attende l’ok definitivo della Soprintendenza. I sindaci chiedono immediati interventi e fanno leva sui disagi economici e sociali per la collettività.

Si è tenuta ieri una conferenza di servizi indetta dalla Provincia di Salerno per discutere dell’annosa questione della cosiddetta variante alla frana di Rizzico sulla ex ss447, tra i comuni di Pisciotta ed Ascea. L’incontro ha rappresentato l’occasione per tracciare le strategie da porre in essere per la definitiva acquisizione del parere della Soprintendenza sul progetto già disponibile (ultimo parere utile all’appaltabilitá ed al “ricarico” dell’ormai datato ed insufficiente finanziamento stanziato nel 2001). Tra le proposte al vaglio dell’organo di tutela, figureranno anche gli esiti del workshop “Rizzico: la variante possibile” promosso dall’amministrazione comunale nell’ottobre scorso, che si è avvalsa dell’eccellente contributo di giovani docenti e studenti della facoltà di architettura dell’Università Federico Napoli.
All’incontro, in rappresentanza dei comuni cilentani, l’assessore ai lavori pubblici del comune di Pisciotta Antonio Greco, il sindaco Ettore Liguori con il collega di Ascea Pietro d’Angiolillo. Questi ultimi hanno ribadito le negative ricadute economico/sociali legate al perdurare del problema, sottolineandone la rilevanza territoriale. “Ringrazio a nome della collettività il consigliere provinciale e sindaco di Centola Carmelo Stanziola costantemente impegnato sulla questione – ha detto Greco a margine dell’incontro – i funzionari dell’ufficio tecnico provinciale con particolare riguardo al nuovo dirigente dott. Domenico Ranesi per la concreta tempestività del suo operato, i funzionari soprintendizi convenuti e, soprattutto, il nuovo soprintendente arch. Francesca Casule che con misurata e responsabile sensibilità ha orientato le soluzioni che presto saranno nuovamente e, spero, definitivamente sottoposte al vaglio dell’organo di tutela”.

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