Il rilancio del Cilento? Può partire dai suoi siti archeologici

Sergio Pinto

Monito dell’ex consigliere regionale Antonio Valiante a Renzi: l’attenzione del Governo scenda a sud di Pompei.

Il rilancio del Cilento può partire anche dai suoi siti archeologici. E’ questa la strada tracciata dall’ex consigliere regionale Antonio Valiante che affida il suo pensiero ai social network. “Il sud può ripartire dai suoi giacimenti culturali”, dice l’ex vicepresidente della giunta regionale. “C’è Paestum che merita un governo all’altezza del suo valore e del rispetto di cui gode nel mondo – aggiunge – c’è Velia di Parmenide, sede della scuola Eleatica, dove è nato il pensiero moderno”.

Per Valiante, quindi, questi sono due poli culturali sui quali investire. Di qui il monito al premier Renzi: “Sarebbe il caso che l’attenzione del governo scendesse anche a sud di Pompei”. Un mese fa, infatti, il presidente del Consiglio dei Ministri inaugurò nella città distrutta dal Vesuvio sei domus restaurate. «L’Italia ha un patrimonio di bellezza immenso e se smettiamo di piangerci addosso possiamo tornare il Paese che tutto il mondo si aspetta», disse in quell’occasione. Paestum e Velia, insieme alla Certosa di Padula patrimoni Unesco, rientrano certamente in quel patrimonio italiano invidiato da tutto il mondo e come tale meriterebbero maggiore riguardo e più investimenti.

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