“Perché e come ci candidiamo ad amministrare Vallo”, il Pd svela i suoi programmi

Ernesto Rocco

Incontro pubblico questo pomeriggio a Vallo della Lucania. Il Pd è pronto a “svelare” i suoi programmi in vista delle prossime elezioni comunali.

Vallo della Lucania rischia di perdere il ruolo di “capoluogo comprensoriale”. Il grido di allarme è stato lanciato nei giorni scorsi anche da Antonio Valiante, ex consigliere regionale e uno dei possibili candidati a sindaco di Vallo della Lucania. Per questo il circolo Pd ha deciso organizzare un incontro per discutere della questione e di tutti i problemi della città, ma soprattutto per “svelare” i programmi del partito in vista delle prossime elezioni comunali. “Il grido di allarme lanciato in questi giorni da Valiante – spiega il segretario Riccardo Ruocco – non solo attribuisce alla nostra sezione i meriti di un impegno costante e faticoso ma significa, soprattutto, sonora bocciatura da parte del comprensorio tutto all’azione politica messa in campo dall’amministrazione Aloia in questi anni e produce uno scenario in interessante evoluzione per il nostro partito ed in generale per la città”.

“In questo momento – aggiunge Ruocco – la condivisione delle preoccupazioni e delle criticità rispetto a chi amministra e a chi sostiene politicamente la maggioranza – vale più di una candidatura perché
pone al centro del dibattito il merito delle cose e determina alleanze o divisioni sulla base di discorsi concreti”.

Da questi presupposti nasce l’iniziativa “perché e come ci candidiamo ad amministrare Vallo” in programma oggi 27 dicembre alle 16.30 presso il palazzo della cultura ed aperta sia agli iscritti del partito che ai cittadini. “Una occasione per far emergere le cose che non vanno ma anche utile ad aprire la discussione sulle possibili alleanze”, spiega Ruocco.

“Con questo incontro diamo il via ufficialmente al percorso di avvicinamento alle prossime elezioni comunali con la convinzione che per cambiare pagina, mandare a casa l’attuale Amministrazione e restituire a Vallo il ruolo di centro di riferimento comprensoriale è assolutamente necessario unire le migliori energie sui tanti problemi irrisolti, sulle criticità ,sulle preoccupazioni, e dunque sulle cose da fare piuttosto che dividersi su personalismi e sullo sterile individualismo”, conclude il segretario del circolo Pd.

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