Assessore “licenziato” per un post su Facebook: “Ho solo detto la verità”

Filippo Di Pasquale

Scrive un post polemico contro l’amministrazione di cui fa parte, il sindaco gli revoca la delega di assessore. Lui replica: “Mai successa una cosa simile”.

SANT’ARSENIO. Dopo la decisione del sindaco Antonio Coiro di estromettere Rosario Capozzolo dalla sua squadra di governo per un post polemico su Facebook arriva la replica dell’ormai ex assessore alle politiche giovanili.

“Avrei tradito non solo il mio elettorato, ma tutta la cittadinanza santarsenese, se a distanza di un anno e mezzo dalle elezioni, recependo le insoddisfazioni di gran parte dei cittadini, non avessi espresso il mio pensiero”, ha esordito in una lettera aperta.
“Si può discutere sul mezzo di diffusione (il tanto famigerato Facebook) ma quel che conta è la sostanza delle cose che sono state dette”, spiega Capozzolo che poi aggiunge: “mai avrei pensato di ricevere un licenziamento senza preavviso, a messo dei vigili urbani, senza che lo stesso fosse preceduto almeno da una telefonata. Non è mai accaduto nella vita amministrativa santarsenese che un assessore fosse revocato per così poco”.

“Sono colpevole – dice Capozzolo – solo di aver detto la verità. Avevo tutto da guadagnare se stavo zitto perché fra 2 mesi sarei stato nominato vicesindaco e assessore, ma non ce l’ho fatta perché ho voluto dare ascolto alla gente che mi fermava e si dichiarava delusa perché non avevamo mantenuto fede agli impegni assunti”.
“Io, nonostante tutto – conclude – continuerò a stare in mezzo alla mia gente esercitando il mandato ricevuto di consigliere comunale primo eletto nella scorsa elezione amministrativa”.

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