Abbandono di sigarette, cambia la legge e Pollica perde il suo primato

Ernesto Rocco

Dal luglio scorso Pollica perde un singolare primato in materia ambientale.

Dallo scorso luglio è entrato in vigore il DDL “Green Economy” che prevede multe per chi sporca la città. Chi getta per strada mozziconi di sigaretta e gomme da masticare rischia una multa da 30 a 150 euro.
La legge punta a migliorare la situazione di alcuni comuni che anche a causa di questi piccoli rifiuti versano talvolta nel degrado. Ma non tutti sanno che anche prima del DDL “Green Economy” alcuni enti avevano le loro regole in materia di abbandono di cicche di sigarette o chewingum. A Trento, ad esempio, la sanzione era di 500 euro e non riguardava solo i mozziconi ma si estende a chi getta a terra qualsiasi rifiuto. A Firenze, la multa era di a 150 euro, a Parma 300 euro, a Milano 450 euro, a Lucca dai 30 ai 150 euro, a Ferrara 100. Nelle grandi capitali europee i prezzi restano nella media, fino ad un massimo di 500 euro. Il paese più severo in tema di inquinamento, invece, è nel Cilento. Si tratta di Pollica dove le sanzioni arrivavano fino a mille euro!

Ciò grazie ad un’ordinanza di circa sei anni fa con cui il sindaco Angelo Vassallo decise di punire chiunque fosse sorpreso a sporcare le aree pubbliche. Nell’occasione il sindaco pescatore provvide anche ad avvisare i tabaccai di mettere a disposizione dei fumatori i cosiddetti Pat, cioè posacenere portatili da tenere in borsa o in tasca.
Con la nuova normativa nazionale Pollica perde il suo primato di città più severa d’Italia e forse d’Europa.

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