Intervista a Maria Ricchiuti, sindaco di Novi Velia, ospite a Buongiorno Cilento

Redazione Infocilento

E’ stata Maria Ricchiuti, sindaco di Novi Velia e consigliere regionale, l’ospite dell’appuntamento odierno di Buongiorno Cilento, il format mattutino di Cilento Web Radio, la radio on line di InfoCilento.
Tanti i temi trattati, dalla questione incompatibilità alla sanità, senza dimenticare i progetti futuri per Novi.

In apertura il primo cittadino cilentano ha commentato la notizia dell’interrogazione parlamentare sulla sua incompatibilità (sindaco e consigliere regionale) annunciata ieri dal deputato Edmondo Cirielli.
“L’onorevole Cirielli – ha spiegato – ha ricoperto per oltre tre anni le cariche di deputato e presidente della Provincia di Salerno ed è stato dichiarato poi incompatibile dalla sua stessa maggioranza”. Quindi si è detta “serena” e “in attesa di conoscere gli sviluppi che potrà avere l’interrogazione parlamentare”.

Entrando nel dettaglio del suo doppio incarico, la Ricchiuti i si è detta convinta di poter continuare a mantenere entrambi i ruoli
“Già prima della candidatura – ha spiegato – avevo col supporto di alcuni professionisti valutato ed escluso ricadute sulla carica di sindaco una volta eletta al consiglio regionale. Ho richiesto anche alla giunta delle elezioni di vagliare la mia posizione e quest’organo non ha ravvisato profili di illegittimità, incandidabilità o decadenza. Invece – ha aggiunto – registro tentativi da parti sempre più isolate della mia cittadinanza che cercando di creare un clima di tensione che non giova all’immagine del paese e al corretto funzionamento delle istituzioni”.

Poi il sindaco ha parlato del suo ruolo di componente della commissione Sanità della Regione Campania. “Sto cercando di svolgere il mio ruolo di consigliere regionale, componente di alcune commissioni strategiche, nel modo più efficace possibile per essere una cinghia di trasmissione delle istanze del territorio sui tavoli del consiglio regionale. Per questo sto visitando alcune realtà come l’ospedale di Polla. Qui ho registrato quelle che sono le difficoltà analoghe ad altre realtà, come le carenze di organico, la mancanza di alcune strumentazioni, ma soprattutto la necessità di sbloccare le risorse per consentire il turn over e quindi l’immissione di nuovi medici nel comparto sanitario”.

Il consigliere regionale dell’Udc si è espressa anche sulla situazione dell’ex ospedale di Agropoli.
“Va fatta una verifica di tutto il piano sanitario. La realtà di Agropoli serve un bacino di utenza molto elevato quindi è giusto che venga garantito un punto di primo intervento, però va studiato un piano che tenga conto dei costi e dei benefici perché la sanità rappresenta un po’ la maglia nera della Regione. Ciò non significa – ha precisato – che bisogna chiudere strutture a danno dei cittadini ma bisogna, razionalizzare le risorse di cui beneficiamo, sfruttando al meglio le strutture ormai esistenti ma al contempo rendendole funzionali senza gravare sui costi e sulle spese che sono già consistenti.

La parte finale dell’intervento telefonico è stata dedicata ai programmi futuri per il comune di Novi Velia.
“Abbiamo una serie di cantieri aperti che riguardano soprattutto il filone dell’efficientamento energetico – ha detto soddisfatta la Ricchiuti – Abbiamo ottenuto una serie di finanziamenti per recuperare delle scuole, gli edifici comunali e stiamo cercando ad essere il paese dell’energia rinnovabile. Abbiamo già una centrale idroelettrica che produce energia pulita e che con i suoi introiti ci consente anche di adottare una politica di fiscalità agevolata poiché grazie agli incassi dell’energia elettrica sono riuscita a non aumentare le aliquote delle tasse. Stiamo poi completando una rampa di accesso per i disabili davanti la chiesa dei Longobardi ed altre iniziative che puntano sopratutto allo sviluppo sostenibile. Spero di riuscire nei prossimi mesi a concludere querelle con la locale comunità montana – ha detto infine il primo cittadino – ho intenzione di mettere a frutto e potenziare le ricchezze del nostro demanio montano per favorire l’associazionismo di giovani imprenditori che vogliono ritornare alla terra”.

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