Territorio senza ambulanze, la polemica: “Nel Cilento cittadini di serie B”

Ernesto Rocco
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I comuni della costiera salernitana, da Positano a Sapri, sono rimasti senza le ambulanze infermieristiche: si è concluso il servizio di emergenza estiva varato dall’Asl Salerno.

Martedì scorso, dalle ore otto, i mezzi di soccorso sono rientrati nelle sedi delle rispettive associazioni. Per tutta la stagione estiva le ambulanze infermieristiche sono state chiamate ad espletare attività di supporto a quelle medicalizzate presenti, comunque, tutto l’anno presso i presidi sanitari territoriali. Ancora una volta è il Cilento il territorio più penalizzato. Complice il bel tempo preannunciato dai meteorologi, nei prossimi fine settimana si prevedono spiagge affollate così come negli ultimi giorni di agosto. I residenti, poi, lamentano una situazione sanitaria tutt’altro che ottimale con l’ospedale di Agropoli chiuso ormai da due anni e l’ospedale di Vallo della Lucania costretto agli straordinari. «Ora che i turisti vanno via, noi possiamo anche morire», è la dura accusa di un cittadino del basso Cilento. Un sentimento comune in un territorio che si sente nuovamente e ripetutamente penalizzato dalle scelte compiute a livello regionale e provinciale. «Ancora una volta siamo trattati come cittadini di serie B», denuncia un residente di Palinuro. «La stagione estiva non termina il 31 agosto ma va avanti almeno un altro mese», e aggiunge «In ogni caso andrebbe salvaguardata anche l’utenza locale che, tra strade rotte e strutture sanitarie sovraffollate, vive enormi difficoltà. Molto spesso, poi, il numero di ambulanze si rivela insufficiente». A restare senza ambulanze infermieristiche saranno le strutture sanitarie di Castellabate, Casal Velino, Acciaroli, Camerota, Pisciotta e Palinuro. In servizio per due mesi, hanno costituito un valido supporto alla rete dell’emergenza sanitaria e per le prossime settimane sono in molti a temere disagi.

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