Agropoli, l’appello: “Preserviamo lo scoglio di San Francesco dagli incivili”

Redazione Infocilento

Salvaguardare lo scoglio di San Francesco preservandolo dagli incivili, ecco l’appello dei cittadini.

“Preserviamo lo scoglio di San Francesco dagli incivili”. E’ questo l’appello di alcuni cittadini agropolesi che lamentano l’assenza di controlli a salvaguardia di uno dei simboli della città.

Nel corso della stagione estiva, infatti, la baia di San Francesco è presa d’assalto dai villeggianti che amano immergersi nelle acque cristalline della piccola cala, circondati da una natura incontaminata. Molti sono coloro che ne approfittano per fare una nuotata fino allo scoglio dal quale, secondo la leggenda, San Francesco parlò ai pesci e agli altri animali.

Peccato che qualcuno abusi di quello che è un vero e proprio monumento cittadino arrampicandosi su di esso o appendendosi alla croce metallica che vi è installata. “E’ vergognoso che possa essere permesso ciò”, denuncia un cittadino secondo il quale quello scoglio andrebbe invece preservato. “L’azione del mare – segnala un agropolese – ha già provveduto ad erodere lo scoglio e il comportamento di alcuni incivili può solo peggiorarne la situazione”.

Di qui l’appello affinché ci sia una maggiore vigilanza.
Secondo la leggenda, lo scoglio situato nella cala sottostante la chiesa di San Francesco, fu utilizzato dal frate d’Assisi nel 1222 per predicare ai pesci e agli uccelli, dopo essere stato scacciato dagli agropolesi. La storia è raccontata anche negli anna dei Frati Minori: “Nella custodia di principato Citra Frate Francesco fece costruire un convento in Agropoli, dopo che alla presenza del popolo incredulo, da un alto scoglio predicò ai pesci accorsi sul lido”.

Una croce posta sulla sommità dello scoglio ricorda questo evento. Negli anni ’60 esso fu anche meta di pellegrinaggio.

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