Agropoli, allarme per il Testene. Ortolani: serve sistema d’allarme in caso di piena

Redazione Infocilento

AGROPOLI. “E’ necessario che il comune attivi immediatamente un sistema di allarme idrogeologico immediato che consenta di riconoscere all’inizio un evento piovoso, tipo nubifragio, che può causare conseguenti eventi di piena del fiume Testene, pericolosi per l’incolumità dei cittadini”.

A lanciare l’allarme è il professore Franco Ortolani, professore di geologia presso l’università Federico II di Napoli. “Già nel novembre 2014 – spiega Ortolani – mi sono permesso di ricordare ai responsabili della sicurezza dei cittadini che il Fiume Testene è caratterizzato da piene improvvise quando il suo bacino idrografico, ampio circa 4300 ettari, viene investito da nubifragi rilasciati da cumulonembi come accade di solito tra l’autunno e la primavera, a volte anche a fine estate”.

“Tanto per ricordare qualche evento – aggiunge – si cita quello del 26 settembre 1996, quelli del 21 e 22 ottobre 2005 quando un nubifragio causò l’esondazione del fiume Testene che provocò danni ad imprese industriali, artigiane e commerciali oltre che ad abitazioni quantificate in circa 5 milioni di euro. Centinaia gli allagamenti di garage, seminterrati ed attività commerciali interessarono le zone di Mattine, Moio, Madonna del Carmine, via Lungotestene, viale Lombardia, via D’Acquisto e via Taverne; la situazione peggiore si verificò in località Madonna del Carmine, dove lo straripamento di un affluente del Testene causò l’allagamento di numerose abitazioni. L’ultimo evento è quello del 4 Novembre 2013 quando la scuola materna di Agropoli è stata evacuata dalla Polizia Locale”.

Di qui l’invito “Ai responsabili della sicurezza di migliorare la tutela e difesa dei cittadini facendo in modo che, mentre si pensano interventi di messi in sicurezza definitiva dell’alveo del Testene e delle zone attraversate, si attivi immediatamente un Sistema di Allarme Idrogeologico Immediato”. “Si tratta di attivare un monitoraggio in tempo reale delle precipitazioni mediante almeno 6 pluviometri – spiega Ortolani – in grado di registrare ogni tre minuti la quantità di pioggia precipitata al suolo in tutto il bacino idrografico.”

“Dopo circa 10 minuti che i pluviometri hanno captato l’evento – precisa – è possibile emettere l’allarme idrogeologico lungo il fondo valle antropizzato ed urbanizzato con adeguati sistemi sonori e visivi di segnalazione in modo che i cittadini si possano mettere al sicuro”.
E’ evidente che il Comune di Agropoli si deve difendere tramite un sistema di bacino idrografico.
“Tale sistema- conclude – presenta costi limitati e consente di garantire almeno la sicurezza dei cittadini:
E evidente che oltre al rivestimento dell’alveo del Testene è necessario garantire la sicurezza che oggi non è garantita”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version