Una centrale di betonaggio ai piedi del Monte Ceraso: scontro politico a Sapri

Polemiche sulla scelta dell'amministrazione comunale di dare l'ok ad una centrale di betonaggio. Sindaco replica: ecco la verità

Maria Emilia Cobucci
Baia di Sapri
Sapri - @lapennadicla

Una nuova problematica è stata sollevata dal gruppo di opposizione SiAmo Sapri. Questa volta al centro dell’attenzione è l’autorizzazione concessa dalla giunta del Comune di Sapri, capeggiata dal Sindaco Antonio Gentile, attraverso la quale affermano dalla minoranza si effettuerà “la realizzazione di una centrale di betonaggio e di lavorazione inerti ai piedi del Monte Ceraso”. Il tutto per la realizzazione delle gallerie lungo la strada statale 18, nel territorio ricadente nel comune di Maratea.

I motivi delle contestazioni

Una concessione “ben lontano dalle sirene della campagna elettorale, il Sindaco negava ritenendola inopportuna“. E poi aggiungono. “Ora, vorremmo sapere, come mai il Sindaco di Sapri a distanza di due anni ha cambiato opinione ed è ben felice di donare alla Città quello che sarà sicuramente un meraviglioso intervento a tutela dell’ambiente a ridosso della montagna e a pochi metri dal mare alle spalle dell’area ex cementificio nella quale c’è chi vagheggia ancora la realizzazione di un magnifico resort per turisti. È evidente che qualcosa di molto importante ha fatto cambiare idea ai nostri amministratori”.

La replica

Affermazioni alle quale è seguita la replica del primo cittadino Gentile. “Probabilmente c’è una confusione da parte del gruppo di opposizione nel leggere gli atti che vengono prodotti – afferma il Sindaco Gentile – Nella vecchia delibera, con la quale era stato dato un diniego, l’area privata richiesta ricadeva all’interno dello strumento urbanistico come area di sviluppo turistico ricettivo. La richiesta invece per la quale abbiamo dato il consenso è un’area che ricade alle spalle dell’area richiesta inizialmente ed è all’intetno di un’area PIP prevista all’interno dello strumento urbanistico. Si tratta dunque di un intervento conforme a quanto richiesto“.

Il Sindaco poi precisa: “Probabilmente il gruppo SiAmo Sapri avrebbe preferito il passaggio quotidiano di centinaia di camion carichi di pietre tra il lungomare e la frazione Timpone con i relativi disagi di viabilità, sicurezza e inquinamento“.

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