Scuola: sospesa la decisione del Tar Campania sul dimensionamento scolastico

Francesca Scola
Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato boccia il piano della Regione Campania ripristinando il taglio scolastico. Esattamente una settimana fa il governatore De Luca aveva segnato una vittoria nello scontro con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e quello dell’Economia e della Finanza, ottenendo una sospensiva dal Tar in merito al dimensionamento scolastico.

La decisione del Consiglio di Stato

Ma, nella giornata di ieri, Palazzo Spada ha bloccato l’avanzata della decisione. Domenica sera i due Ministeri avevano depositato il ricorso presso il Consiglio di Stato che, ieri, ha esaminato la questione decidendo per una sospensiva del provvedimento del Tar Campania a favore della Regione. In tal modo è stata ripristinata l’efficacia delle decisioni ministeriali in merito al dimensionamento scolastico.

Le motivazioni

Le ragioni addotte alla pronuncia del Consiglio di Stato riguardano, principalmente, il «periculum in mora», ovvero la possibilità che la decisione del Tar Campania, favorevole alla Regione, potesse essere applicabile anche ad altre realtà regionali, creando un precedente che avrebbe potuto comportare contraccolpi sull’intero decreto.

Altri motivi per il rigetto della sospensiva sono stati inclusi dall’Avvocatura di Stato nelle tredici pagine prodotte. Tra questi: «l’incompetenza del giudice cautelare», poiché la decisione avrebbe dovuto spettare al Tar del Lazio; la possibilità che l’incremento di posti assegnati nella Regione Campania avrebbe comportato un ostacolo al regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025, avendo effetti sulle altre Regioni; e il contrasto della decisione del Tar Campania con gli impegni assunti dall’Italia in sede sovranazionale, ovvero con il PNNR».

Tuttavia, non si esclude la possibilità che la questione diventi di competenza della Corte Costituzionale, soprattutto a seguito dell’avvio, nella giornata di oggi, delle consultazioni nel merito del dimensionamento scolastico anche in Toscana, Emilia-Romagna e Puglia. La Consulta si pronuncerà per queste tre Regioni il 21 novembre. Ancora indefinita è la data delle consultazioni riguardanti la Campania, seppur già prevista.

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