Autonomie scolastiche a rischi: il Tar della Campania accoglie il ricorso della Regione, ora tocca alla Corte Costituzionale

Francesca Scola
Aula

Non si è ancora conclusa la battaglia per la scuola tra la Regione Campania, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e quello dell’Economia e delle Finanze. Dopo la decisione del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) di accogliere il ricorso portato avanti dall’Ente regionale al fine di sospendere il decreto, sviluppato dai due ministeri sul ridimensionamento scolastico, la decisione sulla legittimità o meno di quest’ultimo spetta ora alla Corte Costituzionale.

Il ricorso della Regione

Il ricorso era stato avviato lo scorso agosto dalla Regione Campania e richiedeva la sospensione dei criteri di definizione dell’organico per tre anni scolastici (2024-2027), poiché questa manovra avrebbe comportato un taglio di 128 autonomie scolastiche campane, di altrettanti dirigenti e direttori dei servizi generali e amministrativi. Conseguenze importanti per un territorio regionale che «necessita dell’attività educativa e di cura dei ragazzi, soprattutto nei quartieri più a rischio» ha affermato il Presidente De Luca.

Il ricorso da parte della Regione aveva come base non soltanto il dimensionamento scolastico ma anche alcune irregolarità commesse, a parere dell’ente regionale, dai due Ministeri nella fase di realizzazione della norma. Tra queste: il riconoscimento di una competenza concorrente in materia di istruzione in contrasto con la norma che assegna alla Regione la competenza in merito al dimensionamento scolastico; la violazione del principio leale di collaborazione; eccesso di potere e arbitrarietà; etc. A partire da tali presupposti il 4 ottobre, il Tar Campania si è riunito, pronunciando nella giornata del 30 ottobre la propria sentenza di illegittimità del decreto ministeriale e rimettendo la decisione alla Corte costituzionale.

Il commento

«L’accoglimento del nostro ricorso ferma la scellerata decisione del governo di tagliare scuole, risorse e personale scolastico in Campania. Questa decisione ci incoraggia a proseguire la nostra battaglia fino alla sua conclusione positiva» ha affermato De Luca. Di tutt’altro avviso sono state le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Valditara, che ha affermato l’impegno ad impugnare la sentenza, ritenendo inaccettabile «la scelta del Tar Campania di dichiararsi competente in merito ad un decreto, adottato di concerto tra due Ministeri, che reca i criteri di dimensionamento scolastico su tutto il territorio nazionale».

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