«Scarpitta si dimetta, responsabile della distruzione della falesia e dello stop alla riapertura della strada»

«Non ci resta che chiedere al Sindaco di essere responsabile almeno in questa occasione rassegnando le dimissioni»

Maria Emilia Cobucci
Franco Mari

Il Sindaco di Camerota, Mario Scarpitta, viene chiamato a fare un passo indietro dopo la notizia della chiusura della strada SP 562 (la strada del Mingardo) che non verrà riaperta nemmeno per Pasqua, nonostante le iniziali previsioni. A puntare il dito contro il primo cittadino è Franco Mari, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra

La nota del parlamentare

«Soprintendenza e Parco Nazionale hanno trasmesso, nei giorni scorsi, due documenti a tutti gli enti preposti che rilevano come il Comune di Camerota non abbia rispettato le procedure concordate il 22 marzo presso la prefettura di Salerno, determinando di fatto un nuovo stop alla riapertura della strada. La falesia, già duramente colpita dagli interventi dei mesi scorsi, è stata fatta brillare ancora senza che gli enti responsabili abbiano acquisito la necessaria documentazione richiesta al Comune», ricorda Mari.

Le critiche al sindaco Scarpitta

Poi l’affondo: «Il Sindaco Scarpitta ha sbagliato due volte: la prima, quando ha iniziato i lavori senza autorizzazioni e senza le valutazioni geotecniche necessarie, utilizzando una somma urgenza non sostenuta da nessuna urgenza. La seconda quando dopo il 22 marzo, a seguito del tavolo che si è tenuto in Prefettura, ha disatteso nuovamente le indicazioni arrivate dagli enti sovracomunali, determinando la situazione di stallo in cui ci troviamo oggi. Alla luce delle numerose smentite di quanto ha affermato in queste settimane, alla luce del fatto che le sue dichiarazioni sono state puntualmente smentite da atti e iniziative delle istituzioni preposte alla vigilanza, non ci resta che chiedere al Sindaco di essere responsabile almeno in questa occasione rassegnando le dimissioni».

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