Protesta dei dipendenti dell’Area Archeologica di Paestum: continua anche il 1° maggio

Anche il 1° maggio i lavoratori saranno in sciopero per denunciare la carenza di personale e il taglio delle ore di lavoro

Ernesto Rocco
Paestum

Proseguirà anche il 1° maggio la protesta dei dipendenti dell’Area Archeologica di Paestum. Lo annunciano gli stessi lavoratori che esporranno uno striscione all’interno del Parco Archeologico “per far sentire alla nostra direttrice la situazione in cui siamo noi dipendenti”.

Carenza di personale e tagli alle ore di lavoro: le ragioni della protesta

La situazione era già stata segnalata qualche giorno fa dai sindacati CISL FP e USB. La Cisl FP aveva sottolineato che i siti archeologici di Paestum e Velia, che nel 2023 hanno registrato oltre mezzo milione di visitatori, vedono una considerevole carenza di personale.

Nei Parchi Archeologici di Paestum e Velia “il saldo dei dipendenti impiegati in funzioni di vigilanza, accoglienza e tutela dei siti, cosiddetti custodi negli ultimi anni è rimasto invariato”. Il 2024 è iniziato con una cessione di personale: “il trasferimento da Paestum ad altri siti di 4 unità di lavoratori “ALES” (società in house del Ministero della Cultura), impiegati sempre a supporto di altre esigenze del settore”. Contemporaneamente, sono state aperte al pubblico nuove sale del Museo di Paestum, oggetto di una profonda ristrutturazione recentemente ultimata, in attesa dell’apertura, probabilmente entro il 2025, di nuove sale ai visitatori.

Inoltre, ci sarebbe stato “il taglio drastico delle ore di lavoro nei confronti del personale di vigilanza privata di supporto, nella misura stabilita nel 2021 da Gabriel Zuchtriegel” che “lavoreranno per un terzo delle ore assegnate fino a pochi giorni fa. Il taglio quasi totale del loro contributo lavorativo, garantirà la presenza in servizio di solo 9 unità”.

I lavoratori chiedono interventi concreti

I lavoratori chiedono interventi concreti per risolvere la carenza di personale e il taglio delle ore di lavoro. “Non è possibile – affermano – garantire un servizio adeguato ai visitatori con così poche unità di personale. Chiediamo alla direttrice di intervenire per risolvere questa situazione insostenibile”.

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