Piaggine: un progetto da 4 milioni per la rifunzionalizzazione della rete idrica

Antonio Pagano

Il Comune di Piaggine, guidato dal sindaco Renato Pizzolante, punta all’ammodernamento della condotta idrica approvando il progetto definitivo per la riqualificazione della rete e il miglioramento del servizio garantendo continuità e sicurezza della fornitura idrica. L’Ente ha quindi riapprovato il progetto definitivo, aggiornato ai nuovi prezzi, relativo ai lavori di “rifunzionalizzzaione ed adeguamento della rete idrica comunale” dell’importo complessivo pari a € 4.200.000,00 di cui € 3.311.176,24 per lavori (€ 3.294.545,22 per lavori soggetti a ribasso d’aste ed € 16.631,02 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta).

Gli obiettivi

La situazione della rete idrica comunale è particolarmente critica per le continue rotture e perdite dovute alla vetustà delle tubazioni esistenti e per il cattivo stato di conservazione dei serbatoi idrici comunali; l‘Amministrazione Comunale ha intenzione di attuare un progetto di rifunzionalizzazione ed adeguamento rete idrica comunale da candidare a finanziamenti su fondi comunitari e/o statali.

La scelta del Comune

La scelta di puntare al rifacimento della rete idrica è dettata anche dalla vocazione turistica su cui Piaggine ha deciso di investire negli ultimi anni, con idee e risorse, e che rende indispensabile adeguare i servizi, fondamentali come questo, ad un numero di presenze sempre maggiori, soprattutto in estate quando l’acqua inizia a scarseggiare. Il comune sta programmando, infatti, il proprio futuro sul turismo e sul sociale e per farlo ha bisogno di provvedere al miglioramento dell’offerta dei servizi essenziali per i cittadini, residenti e non.

La condotta idrica è stata già oggetto di una ricerca dell’Università degli Studi di Salerno grazie alla tesi di laurea dell’ing. Angelo Bruno attraverso cui le perdite di acqua sono state ridotte del 50%. Tuttavia la condotta è obsoleta e va ammodernata, anche per consentire, in futuro, la realizzazione di una minicentrale idroelettrica. Attraverso piccole turbine da impantare all’interno della condotta idrica, infatti, potrebbero essere ridotte le alte pressioni dell’acqua e trasformare questa forza in energia elettrica.

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