Osservatorio astronomico di Aresta: bando per la gestione

Un autentico gioiello pronto a tornare pienamente in funzione!

Katiuscia Stio
Osservatorio Aresta

Il comune di Petina pronto ad affidare la gestione dell’Osservatorio di località Aresta. Si tratta di un autentico gioiello posto sui monti Alburni, inaugurato nell’agosto del 2021 dopo essere rimasto chiuso al pubblico per diversi anni.

I lavori all’Osservatorio astronomico di Aresta

Grazie ad un finanziamento di 200mila euro è stato possibile avviare una serie di interventi che hanno garantito il completamento e la piena operatività dell’osservatorio. La struttura è rimasta inattiva per quasi un decennio nonostante all’indomani della sua realizzazione erano tante le aspettative per la sua entrata in funzione e l’indotto che si sarebbe potuto sviluppare attorno alla struttura.

Poi la svolta nel 2019 quando il comune ottenne fondi per la riqualificazione tecnologica hardware e software degli impianti.

La gestione

Ora, a distanza di quasi due anni dall’inaugurazione, l’amministrazione comunale punta ad affidarne la gestione. Agli uffici spetterà il compito di avviare le procedure per il bando di gara.

La gestione contemplerà l’esecuzione dei servizi strumentali di funzionamento dell’ impianto, quali: apertura, chiusura, custodia, pulizia, conduzione e manutenzione ordinaria delle strutture e delle aree verdi di pertinenza, al fine di garantire il conseguimento delle finalità di promozione delle attività turistiche e di ricerca, e dei servizi offerti alla collettività quali la formazione di nuovi astrofili.

Dove si trova l’Osservatorio

L’Osservatorio Astronomico si trova in cima agli Alburni, in località Aresta di Petina, a 1300 metri di altitudine, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

La struttura è nata da un vecchio “casone” che, immerso nel verde dei pianori degli Alburni, ricovero di pastori e mandriani, fu fatto costruire molti anni fa dalla Comunità montana Alburni.

L’Osservatorio nel tempo era diventato uno dei più grandi osservatori amatoriali d’Italia. Esso si avvale della collaborazione dell’associazione “Astrofili degli Alburni”.

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