L’osservatorio astronomico di Petina riapre nella notte di San Lorenzo

Katiuscia Stio
Osservatorio Aresta

PETINA. Il 10 agosto si torneranno a veder le stelle. E non si poteva scegliere data diversa da quella della notte di San Lorenzo, per inaugurare l’osservatorio astronomico di Aresta, a Petina. Una lieta e attesa notizia dopo anni in cui questo gioiello è rimasto chiuso al pubblico.

Osservatorio astronomico di Petina: i lavori

Grazie ad un finanziamento di 200mila euro arrivato nel 2019, è stato possibile avviare una serie di interventi che hanno garantito la piena operatività dell’osservatorio astronomico.

Tante erano le aspettative del territorio per l’osservatorio di Petina che però, per quasi un decennio, non è stato funzionante.

Poi nel 2019 la svolta: l’amministrazione comunale riuscì ad ottenere 200mila euro per la riqualificazione tecnologica hardware e software degli impianti.

Una speranza per il territorio rimasta a lungo disattesa

L’Osservatorio Astronomico si trova in cima agli Alburni, in località Aresta di Petina, a 1300 metri di altitudine, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

La struttura è nata da un vecchio “casone” che, immerso nel verde dei pianori degli Alburni, ricovero di pastori e mandriani, fu fatto costruire molti anni fa dalla Comunità montana Alburni.

L’Osservatorio nel tempo era diventato uno dei più grandi osservatori amatoriali d’Italia. Esso si avvale della collaborazione dell’associazione “Astrofili degli Alburni”.

L’inaugurazione

Il taglio del nastro dell’osservatorio astronomico di Petina è previsto alle ore 19; alle 20 l’inizio dell’osservazione. Disponibile anche un servizio navetta (prenotazione obbligatoria) dal Comune di Petina a partire dalle ore 18. Aperti anche degli stand gastronomici.

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