Ospedale di Vallo della Lucania, la denuncia del Nursind Salerno: «Non vogliono chiuderlo, ma lo stanno facendo spegnere lentamente»

Il Nursind ha richiesto un confronto sulla situazione dell'ospedale di Vallo della Lucania

Redazione Infocilento
Biagio Tomasco

Il Nursind ha richiesto un confronto sulla situazione dell’ospedale di Vallo della Lucania attraverso una nota ufficiale inviata ai sindaci della zona, all‘Ordine dei Medici, all’Ordine degli Infermieri, al Codacons, alla Asl, ai vertici del Piano di Zona Salerno 8, al Parco Nazionale del Cilento, al Vallo di Diano e agli Alburni, alla Asl e al Tribunale per i Diritti del Malato.

La denuncia

Secondo il Nursind, l’Atto Aziendale dell’Asl Salerno, deliberato nel novembre 2016, ha assegnato all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania una dotazione di posti letto pari a 322, attivati su Unità Operative semplici, complesse e dipartimentali.

Tuttavia, dopo oltre 6 anni, il Nursind ha sostenuto che non sono stati attivati i posti letto corrispondenti ai 61 teoricamente assegnati alla Gastroenterologia, ai 10 della Oncologia, ai 15 della Neurologia e ai 20 della Riabilitazione. Inoltre, a causa della diminuzione del personale medico e infermieristico, la direzione sanitaria ha ridotto i posti letto di alcuni reparti o li ha accorpati in un unico ambiente.

Le carenze di personale

Attualmente, l’ospedale dispone di soli 200 posti letto attivi, il che rappresenta una perdita di 122 posti letto rispetto a quelli teoricamente assegnati. Il Nursind ha quindi denunciato la mancanza di risorse umane necessarie al funzionamento delle strutture e dei servizi e la carenza di specialisti in tutte le branche specialistiche. In ogni reparto, si registrano carenze di personale, e sono necessarie molte ore di straordinario mensile per garantire i minimi livelli assistenziali.

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