Nuova linea alta velocità: Il caso in Parlamento

«Se la Giustizia Amministrativa e il Governo non dovessero mettere fine a questo progetto sarà inevitabile lo strascico giudiziario»

Ernesto Rocco
Freccia Rossa

L’associazione Codici da sempre è critica con la nuova linea alta velocità Salerno-Reggio Calabria perché ritiene che il progetto disattenda le norme a tutela dei consumatori e dell’ambiente.

Obiezioni oggetto di discussione parlamentare

Le obiezioni saranno oggetto di discussione parlamentare, in quanto l’Onorevole Franco Mari del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra ha condiviso le ragioni dell’associazione e presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Soddisfazione per il supporto politico

Siamo soddisfatti che finalmente c’è una forza politica che con coraggio e determinazione ha inteso portare all’interno del dibattito parlamentare le ragioni di Codici“, afferma Giuseppe Perillo, Segretario di Codici Cilento.

Incomprensibile e scellerata la scelta di calpestare le regole

Le ragioni di Codici sono scritte nelle norme europee, nelle leggi nazionali e regionali. Incomprensibile e scellerata è la scelta di chi vuole calpestare le regole per abbattere centinaia di abitazioni legittimamente costruite, deturpare l’ambiente e privare i cittadini della costa tirrenica del legittimo servizio dei collegamenti ferroviari alta velocità”, dichiara Pasquale Abignano, componente della Segreteria Provinciale di Codici Salerno.

Tutela dei diritti dei cittadini

Se la Giustizia Amministrativa e il Governo non dovessero mettere fine a questo progetto che disattende in modo spudorato norme comunitarie e nazionali a tutela dei consumatori e dell’ambiente – è il pensiero Giuseppe Ambrosio, Segretario di Codici Campania – sarà inevitabile uno strascico giudiziario per vedere tutelato e risarcito, attraverso class action, il diritto di accesso al corridoio ferroviario transeuropeo scandinavo-mediterraneo per i cittadini della costa tirrenica, nonché il diritto all’abitazione e alla salubrità dell’ambiente per i cittadini della Piana del Sele”.

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