Nomina commissario Parco in bilico: Regione presenta ricorso

La Regione Campania presenta ricorso contro la nomina da parte del Ministero dell'Ambiente di Marcello Feola commissario del Parco

Maria Emilia Cobucci
Marcello Feola

Nomina di commissario del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in bilico. Il provvedimento è stato impugnato dalla Giunta della Regione Campania. Il ricorso presentato  da Palazzo Santa Lucia al Tar è per una nomina rispetto alla quale sarebbe stato necessario anche il consenso del Governatore Vincenzo De Luca.

I motivi del ricorso

Una scelta del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin dunque non condivisa con il Presidente De Luca che agisce rivolgendosi direttamente al Tar.

A sollevare la questione nei giorni precedenti è stato dapprima Piero De Luca, vice capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati.

Le parole di De Luca

“I decreti n. 35 e n. 36 del 25 gennaio 2023, con i quali il  Ministro dell’Ambiente ha nominato i commissari straordinari dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni non soltanto sono politicamente sbagliati, ma sono anche nulli e dunque totalmente illegittimi”. Queste le dichiarazioni di De Luca junior in merito alla faccenda, che poi ha aggiunto: “Ai sensi della disciplina vigente in materia, come interpretata dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 27 del 20 gennaio 2004, non solo la nomina degli organi dei Parchi nazionali, ma anche quella dei Commissari deve avvenire, infatti, d’intesa con i Presidenti delle Regioni nel cui territorio il Parco”.

La richiesta

La richiesta di Piero De Luca, indirizzata al Ministero, è “di rivedere le proprie decisioni e provvedere a intervenire nel rispetto della normativa in materia nello stesso interesse degli Enti Parco. Gli atti che saranno eventualmente adottati dai Commissari, infatti, risentiranno del vizio di nullità e questo si tradurrebbe in un grave danno per il territorio”.

Una diatriba dunque che è passata dalle parole ai fatti ed è giunta infine ai giudici del Tar attraverso il ricorso presentato dalla stessa Regione Campania che non ha accettato di buon grado quanto fatto dal Ministero dell’ambiente. Nessun commento invece da parte del neo commissario Marcello Feola che al momento pare abbia scelto la strada del silenzio in attesa dei prossimi sviluppi.

Condividi questo articolo
Exit mobile version