“In Campania l’investimento nel sistema sanitario non è una priorità”, la denuncia di Tommasetti

Nel settore sanitario, la nostra regione investe appena 2.000 euro pro capite"

Roberta Foccillo
Aurelio Tommasetti

È possibile che in Campania l’investimento nel sistema sanitario non sia una priorità?” si chiede Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega. Il 20º Rapporto Osservasalute certifica la regione come fanalino di coda in Italia per la spesa pro capite dedicata alla sanità.

La dichiarazione

“Nel settore sanitario, la nostra regione investe appena 2.000 euro pro capite”, sottolinea Tommasetti.È una miseria e, soprattutto, un dato che contrasta con le enormi emergenze che siamo costretti a fronteggiare praticamente ogni giorno.

Alcune di queste emergenze sono evidenziate nello stesso rapporto, il quale segnala che uno su cinque fumatori ha almeno 14 anni, senza contare il tasso elevato di obesità, che riguarda circa il 40% degli adulti. Questi numeri collocano la Campania ai vertici nazionali, al secondo posto solo dietro la Basilicata.”

Una criticità da risolvere

Ma è soprattutto la natalità e la mortalità a peggiorare la situazione in Campania: “In un contesto nazionale già preoccupante, ci differenziamo negativamente per un calo della fecondità pari al 13% negli ultimi 15 anni, circa tre punti percentuali in più rispetto alla media italiana. D’altra parte, abbiamo uno dei tassi di mortalità più alti e un’aspettativa di vita tra le più basse.”

La chiave di lettura del consigliere regionale è chiara: “Un sistema sanitario che si basa da anni su un progressivo depotenziamento delle strutture contribuisce in modo decisivo a delineare il quadro che emerge dal rapporto. Si basa sulla gestione delle amicizie politiche e sul potere, a discapito dei servizi. A ciò si aggiungono politiche poco attente verso la maternità e l’infanzia, un fardello negativo per il nostro futuro.”

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