Furti ad Albanella, scoperto il nascondiglio della refurtiva

Alessandra Pazzanese
Carabinieri a Capaccio

Questa mattina, una segnalazione arrivata da alcuni conoscenti, ha messo in allarme la famiglia di Luigi Cerruti, di Albanella che, nella notte del 25 gennaio, aveva subito un grave furto in cui era stata portata via persino l’automobile parcheggiata dinanzi all’abitazione situata in via San Chirico, una zona rurale del paese.

Furto ad Albanella, intercettata l’auto

La segnalazione riguardava proprio l’automobile, un’Opel Meriva che, secondo i conoscenti della famiglia derubata, era stata vista in via Laura, nel comune di Capaccio Paestum.

Le forze dell’ordine, allertate dalla famiglia Cerruti, subito si sono messe sulle tracce del veicolo riuscendo a rinvenirlo sulla strada Aversana, nel comune di Eboli, il conducente, però, è riuscito a sottrarsi agli uomini in divisa abbandonando il veicolo e fuggendo via.

L’automobile è stata ritrovata, ma in pessime condizioni in quanto visibilmente sfasciata in più punti.

Il nascondiglio dei malviventi

Sempre nel comune di Eboli, gli uomini delle forze dell’ordine sono riusciti a scovare il luogo in cui i malviventi, non ancora identificati, nascondevano la refurtiva.

Della famiglia Cerruti è stato ritrovato solo un bidone di olio su sei che erano stati rubati, mentre della famigli di Antonio Cammarano, che nella stessa notte del 25 gennaio, sempre nel comune di Albanella, in località Vuccolo Cappasanta, aveva subito un furto con le medesime modalità, non è stato rinvenuto nulla nonostante fossero diversi gli oggetti portati via dai ladri, tra cui anche degli attrezzi da lavoro.

Gli oggetti ritrovati nel luogo usato come covo dai malviventi apparterrebbero ad altre famiglie residenti nei comuni della Valle del Sele come Eboli, Capaccio Paestum e la stessa Albanella, famiglie che, nei mesi scorsi, erano state vittime di furti.

Le indagini sono in corso per risalire all’identità dei ladri.

Ancora sotto shock le due famiglie di Albanella a cui furono sottratti beni ingenti. A rendere tutto ancora più preoccupante e inquietante fu anche la consapevolezza che i ladri, nella notte del 25 gennaio, avevano portato con se una mannaia poi dimenticata nell’abitazione di Cerruti dove fu ritrovata dai proprietari.

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