“Dialoghi Mediterranei”: l’8 Settembre il Rito della Pace con l’ascesa al Monte Sacro di Novi Velia

Ecco tutti gli appuntamenti in programma

Comunicato Stampa
Santuario di Novi Velia - @cilentonature

Una replica dell’abbraccio tra i capi famiglia che in paese hanno litigato e trovano in questa occasione la pacificazione per l’accesso alla Via Crucis e alla visione della Madonna. A Dialoghi Mediterranei, venerdì 8 settembre, va in scena il ‘rito della pace’ con il pellegrinaggio al Monte Sacro di Novi Velia delle ‘Compagnie’ dei sei Comuni partner del progetto (Centola-Palinuro, Cannalonga, Ceraso, Moio della Civitella, Novi Velia e Vallo della Lucania), antica tradizione comune delle realtà locali, intrisa di riti e tradizioni millenarie da recuperare e reinterpretare attraverso l’arte, la musica, la natura e l’orgoglio delle terre cilentane.
Con il Viaggio verso la Madonna del Monte Sacro di Novi Velia i comuni partner di Dialoghi Mediterranei fanno sistema attraverso riti, leggende e bellezze di uno dei monti più belli e più alti della Campania.

L’itinerario del pellegrinaggio

L’itinerario del pellegrinaggio, che unisce tutti i comuni del Cilento e si estende ai comuni della Basilicata e della Calabria, ha origini antiche, e rappresenta un punto di riferimento e rafforzamento dell’identità territoriale. “L’energia che emanano questi luoghi, i suoi percorsi nella storia, la loro sacralità, il genius loci ne fanno un patrimonio vivente di compenetrazione tra ambiente naturale e paesaggio culturale tale da poter permettere un itinerario unico nella storia della umanità”, dichiara Domenico Nicoletti, coordinatore del progetto Dialoghi Mediterranei. L’appuntamento per tutti è alle 5 di mattina presso il ‘Manto della Madonna’, si raggiunge poi la prima Croce per il ‘rito della pace’. L’evento si conclude con il concerto all’alba Mistica con Vincenzo Romano e Laura Paolillo presso il Sagrato della Chiesa della Madonna del Sacro Monte di Novi Velia.

Gli altri appuntamenti

Nel fine settimana Dialoghi Mediterranei propone altri appuntamenti da non perdere. Sabato 9 settembre, a Palinuro, è in programma il concerto di ‘Tamburi del Vesuvio’, una delle più innovative realtà italiane di musica popolare, con la partecipazione di Nando Citarella, mentre domenica 10 settembre Centola presenta i ‘Borghi invisibili’. L’evento, ispirato al romanzo di Italo Calvino ‘Le città invisibili’, immagina un percorso nel borgo attraverso un’esperienza di teatro vagante e un articolato gioco di rimandi fra luci, suoni e antichi racconti.

La partecipazione del conservatorio Martucci di Salerno

In collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno, da un racconto originale di Domenico Notari, con la regia di Pasquale De Cristoforo e la direzione musicale di Alessandro Tino, Direttore Ensemble madrigalisti del Conservatorio G. Martucci di Salerno. Gli attori Gabriele Bacco, Michela Ventre e Mario De Caro interpretano una lieve drammaturgia dedicata alla luna, agli amori e all’incanto della poesia mentre, insieme alle voci del coro e agli strumentisti del Conservatorio, accolgono, in questo meta palcoscenico, gli spettatori da accompagnare nei diversi angoli del borgo. “Con questo spettacolo tradizione orale, spaccati di civiltà rurale, letteratura e musica si combineranno e stratificheranno raccontando il luogo – racconta Antonello Mercurio direttore artistico di Dialoghi Mediterranei – spero che possa contribuire alla visibilità dei nostri borghi, luoghi spesso violentati dal cemento e dall’alluminio, anonimi e senz’anima per alcuni, dimenticati per altri, eppure sempre così pulsanti”.

Il giorno 10 spettacolo di Angelo Loia a Cannalonga

Sempre il 10 settembre, questa volta a Cannalonga, si terrà lo spettacolo Angelo Loia e Progetto Oìza.
L’evento è parte dell’Antica Fiera della Frecagnola, dedicata all’enogastronomia del territorio e alle antiche tradizioni dei pastori. La Fiera propone gli itinerari del POC per i laboratori del paniere della dieta mediterranea, in accordo con la Comunità Montana Gelbison e Cervati, e laboratori del pane e dei formaggi di capra cilentana per la messa in rete delle produzioni e delle conoscenze rappresentative di quello stile di vita che negli anni Cinquanta è stato il contenuto degli studi degli scienziati americani Margaret ed Ancel Keys e che oggi è Patrimonio Culturale ed Immateriale dell’Umanità.

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