Cilento in festa per Sant’Elena: il culto e le tradizioni a Laurino

Laurino in festa per Sant'Elena, i festeggiamenti domani, 22 maggio

Roberta Foccillo

Il 22 maggio si rinnova l’appuntamento con la Solennità di Santa Elena, la Santa cilentana venerata a Laurino. Questo importante evento religioso si ripete anche l’18 agosto e il 10 ottobre, per onorare la memoria di questa santa così cara alla comunità locale. Un altro momento significativo è il 29 giugno, quando i pellegrini si recano in pellegrinaggio presso la grotta di Pruno, luogo dove la Vergine Elena trovò la sua dimora finale.

Cenni biografici sulla vita di Sant’Elena

La nascita di Sant’Elena avvenne proprio a Laurino, all’inizio del VI secolo. Da giovane, ella si trasferì nella grotta di Pruno, dove visse una vita eremitica per ben 21 anni, fino alla sua morte avvenuta nel 530. Nel 1882, i suoi resti furono riportati a Laurino e custoditi nella Collegiata, dove riposano ancora oggi. In onore della patrona, sono state erette diverse testimonianze di devozione, tra cui una cappella urbana situata nei pressi della sua casa natale.

Questa cappella, coperta da una volta a botte, ospita otto quadri dipinti sull’intonaco che raccontano le principali gesta della Santa. Inoltre, una cappella rurale è stata costruita presso Gorgo-Nero, e il santuario nella Grotta è divenuto una meta di pellegrinaggio molto suggestiva. All’interno del santuario, sulla parte sinistra dell’altare, è possibile ammirare l’antico sepolcro della Beata Elena.

Le tradizioni legate al culto

Una delle tradizioni più radicate legate a Sant’Elena sono le “fanoie”. Ogni domenica di maggio, queste fiaccole vengono accese nei vari rioni del paese, mentre vengono intonati canti in onore della santa. Questa usanza rappresenta un modo tangibile per esprimere la devozione e la gratitudine verso la patrona.

La leggenda popolare racconta che il corpo di Sant’Elena fu oggetto di disputa tra due paesi: Laurino Valle dell’Angelo. Per risolvere questa questione, si decise di affidarsi all’istinto di due buoi, uno proveniente da Laurino e l’altro dalla Valle dell’Angelo.

Gli animali, che trasportavano il corpo della santa, dovevano scegliere la strada da percorrere al bivio tra i due paesi. I buoi scelsero la strada che portava a Laurino, segnalando così che la “patria” di Sant’Elena si trovava proprio lì.

Da quel momento, la salma fu collocata nella chiesa di Santa Maria Maggiore, dove ancora oggi può essere ammirata. In ricordo di questa leggenda, durante la festività di maggio, la processione per le vie del comune viene accompagnata dal trasporto del corpo della santa da parte di due buoi, un gesto che mantiene viva la memoria di quella scelta tanto significativa.

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