«Autonomia differenziata aumenterà le disuguaglianze». Dal Santa Marina appello al governo

«L'Italia è una e indivisibile. La Costituzione ha affidato allo Stato il compito di rimuovere disuguaglianze»

Maria Emilia Cobucci
Giovanni Fortunato

Il sindaco di Santa Marina, Giovanni Fortunato, si schiera contro l’autonomia differenziata, definendola “una triste ed incombente realtà” che aumenterà le disuguaglianze tra le regioni del Nord e del Sud.

“Il disegno di legge Calderoli, la strategia della Lega Nord, divenuta semplicemente Lega per carpire buona fede ed elettorato del Sud, è purtroppo una triste ed incombente realtà“, ha dichiarato Fortunato.

Le critiche al ddl Calderoli

Secondo il sindaco, l’autonomia differenziata sottrarrà ingenti risorse dal gettito fiscale alla collettività nazionale per destinarle alle regioni che producono maggior reddito. “Non solo il Sud sarà penalizzato“, ha affermato, “sarà penalizzata l’intera Nazione a causa della disarticolazione dei servizi e delle infrastrutture. Ne risentiranno trasporti, scuole, sanità, energia, lavoro, che hanno sempre avuto, e dovrebbero continuare ad avere, una struttura e una dimensione nazionale“.

Il rischio di un’Italia divisa

Fortunato ha poi sottolineato come l’autonomia differenziata rischi di dividere l’Italia in “tanti piccoli Stati”, con legislazioni, risorse e personale diversi da regione a regione. “Un medico, un insegnante, un operaio percepiranno stipendi diversi da regione a regione”, ha detto. “Si rischia un esodo delle nostre professionalità e un ulteriore spopolamento dei nostri territori”.

L’appello al governo

Il sindaco di Santa Marina ha infine fatto appello ai partiti di governo che hanno sempre dichiarato di voler “proteggere” l’unità nazionale, in particolare a Fratelli d’Italia. “Siamo ancora in tempo“, ha affermato. “L’Italia è una e indivisibile. La Costituzione ha affidato allo Stato il compito di rimuovere disuguaglianze di ordine economico e sociale, promuovendo libertà ed eguaglianza tra i cittadini. È fondamentale impegnarsi per impedire che il nostro diventi il Paese delle disuguaglianze con distanze sempre maggiori tra Nord e Sud“.

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