Agropoli: grande successo per la festa patronale

Vito Rizzo
I momenti salienti della processione in onore dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Agropoli

È stata una festa senza precedenti quella dei Santi Patroni di Agropoli Pietro e Paolo. Una due giorni, la prima, quella della vigilia, vissuta nei quartieri della città portando le immagini dei Santi Apostoli nelle diverse frazioni di Agropoli, accolti dalle famiglie e dai comitati di quartiere e vissuta nel centro storico con espositori di prodotti locali volta a rinverdire l’antica tradizione della Fiera di San Pietro; la seconda caratterizzata dalla presenza del nuovo Vescovo Mons. Vincenzo Calvosa che ha presieduto la messa solenne nella Chiesa Madre della città e, poi, al termine della processione per le vie del centro, con la statue portate a braccia dai portatori per la prima volta su un’unica struttura per entrambi i santi, ha visto concludersi la festa con uno straordinario spettacolo piromusicale presso il Castello Angioino-Aragonese.

Le polemiche

Eppure non sono mancate le polemiche pretestuose da parte di chi ha inteso mettere in cattiva luce quanto di buono promosso quest’anno dal parroco Don Carlo Pisani e dal comitato festa.

Come noto, i recenti crolli che hanno coinvolto la rupe, hanno indotto a non proporre i tradizionali giochi pirotecnici alla Marina per salvaguardare la tenuta statica del costone. Ma la soluzione alternativa offerta ai fedeli e ai turisti si è rivelata di grande efficacia: un inedito lo spettacolo al Castello che ha richiamato alla memoria eventi del passato e iniziative promosse in altre prestigiose località campane.

Il corteo della vigilia

Anche le scelte relative alla processione delle immagini dei santi si sono rivelate corrette: con la processione della vigilia, il trasporto delle statue su un pick-up argento, ha consentito di raggiungere anche le periferie accompagnate sempre anche dalla banda musicale, mentre la processione nel giorno della festa, imponente già nel trono doppio portato a spalla dai portatori sia nelle anguste vie del centro storico che nelle strade principali del centro cittadino, ha consentito di vivere la partecipazione dei fedeli con emozione e in tempi contenuti, non superando le tre ore fissate dalla nota della Conferenza episcopale campana per lo svolgimento delle tradizionali processioni.

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