Agropoli-Citta di Gallipoli: le pagelle

L'U.S Agropoli fa una buona partita al Garrano, ma non basta per coronare il sogno serie D. Di seguito le pagelle. di Agropoli-Gallipoli

Carmine Infante

Non è bastata una buona prestazione ai Delfini per coronare il sogno serie D. Applausi, però, per gli uomini in maglia azzurra che hanno giocato tutte le proprie carte. I voti sono testimoni di questo impegno, ma anche dalla grande concentrazione messa sul campo del Garrano. Di seguito le pagelle di Agropoli-Città di Gallipoli.

Gesualdi 6,5: Non facile prendere il posto del miglior portiere del campionato, soprattutto in un pomeriggio da dentro fuori. ma l’estremo difensore si destreggia bene, anche se viene poco sollecitato. Compie n miracolo a gioco fermo. Ottima l’uscita su Perchaud nel secondo tempo. Bravo a dirigere la difesa.

Padovano 7;5: Inesauribile. La catena con De Sio funziona bene. Non si contano il numero di sgroppate sulla fascia. Millimetrico il cross per Infimo che vale il 2a 0 della speranza. Dominante in fase difensiva

Giordano 6,5: A differenza dell’andata resta concentrato. I movimenti della difesa sono sempre ottimi. Se i fori attaccanti salentini non riescono mai ad essere incisivi il merito è anche suo.

Follera 7: Ottimo il capitano, che riesce a tenere Quarta quando questi, abbandonato dai compagni, cerca di trovare spazio tra le linee. Bene anche in impostazione. (40 St Vuolo: SV)

Maiese 6: Attento in fase difensiva. Forse potrebbe farsi vedere di più in impostazione. Il suo lo fa bene. ( 40′ st Marzullo: SV)

De Sio 7: Come detto la catena con Padovano è quella che funziona meglio. Sempre nel gioco. Insuperabile in fase difensiva, dopo un po’ i giocatori in maglia giallorossa evitano di puntarlo. (35’St Monteiro: SV)

De Mattia 6: Viene inserito da mister turco per provare la rimonta. I suoi uno contro uno sono sempre temibili. Forse meriterebbe un mezzo voto in più, paga la sua grande tecnica. Da uno che ha il suo controllo palla ci si aspetta qualcosa in più nella zona calda. Natiello nel secondo tempo lo richiama spesso. “Devi attaccare la profondità”, sembra dirgli. Lo spazio in avanti c’era, le energie fisiche meno.

Natiello 7,5: Peppe non riesce a prendersi la D nemmeno questa volta. Però, si prende la rivincita su Scialpi, nel duello tutto tra numeri 10 per il predominio del centrocampo. Al Carrano la terra di mezzo è tutta sua. Ottimo nell’amministrare il possesso. Buone anche le sventagliate in area. Rischia il rosso nel secondo tempo quando stende Perchaud.

Salerno 8: Probabilmente il migliore dei suoi. Una vera spina nel fianco degli ospiti. Al minuto 27 raccoglie un pallone vagante sulla trequarti, si invola subito verso la porta. Tre passi e lascia partire un destro precisissimo che trafigge Passaseo sul primo palo. (35 st Maiese M.: Sv)

Infimo 7: Sembra intorpidito, asfissiato dalla marcatura stretta dei centrali giallorossi, che non gli fanno mancare colpi proibiti alla schiena. Al minuto 46, come un cobra, scatta all’improvviso ed è il più lesto di tutti sul bel traversone di Padovano. Mette la testa ed è 1 a 0. Al minuto 65 si coordina bene col sinistro su una bella palla di Natiello, sfera di poco alta. Avrebbe fatto esplodere lo stadio. (43 St Iuliano: SV)

Abayan 6,5: Prova fin da subito a far sentire muscoli e centimetri ai difensori salentini. Bravo nei duelli aerei, viene costantemente cercato dai compagni quando le maglie degli ospiti sono troppo strette per giocare palla a terra. Riesce a proteggere e smistare molti palloni. Purtroppo, gioca poche volte con la faccia rivolta alla porta avversaria e non trova la girata giusta.

Mister Turco 5,5: Riesce nella difficile impresa di far credere alla squadra nel sogno serie D, dopo la deludente prestazione dell’andata. Paga la scelta di giocare con Salerno a supporto delle punte. Bene anche la fase difensiva, la difesa alta azzera i rischi difensivi, muovendosi all’unisono. Tuttavia, resta incomprensibile l’utilizzo della difesa a zona su palla inattiva. Tecnica che non aveva pagato nemmeno all’andata. Difficile dare la colpa a qualcuno degli effettivi in campo per il goal subito dopo la zampata in mischia. Perchaud spegne il sogno. I cambi non rendono.

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