8 maggio: il Cilento e il Vallo di Diano in festa per la Solennità di San Michele Arcangelo

Il culto di San Michele nelle località del Cilento e del Vallo di Diano

Luisa Monaco

L’8 maggio molti comuni del Cilento e Vallo di Diano celebrano San Michele Arcangelo, una festività molto sentita e attesa sul territorio.

Dopo gli anni di stop a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, finalmente ritornano i festeggiamenti in onore del Santo, in molte località cilentane.

Ecco le località che celebrano San Michele

Tra i centri che festeggiano San Michele Arcangelo, troviamo Ascea, dove nella piccola frazione di Terradura si trova la cappella intitolata al Santo.

Gli abitanti della frazione collinare mostrano una profonda devozione per San Michele. Anche a Casal Velino, nella frazione di Acquavella, è presente una chiesa consacrata al Santo, dove si svolge una importante festività legata al suo culto.

Anche Fonte di Roccadaspide si prepara a vivere i Solenni festeggiamenti in onore di San Michele.

A Caselle in Pittari, invece, non troviamo un luogo di culto costruito dall’uomo, ma due anfratti nella roccia, due grotte nel monte che porta il nome di San Michele.

Famoso è il convento a Laureana Cilento

A Laureana Cilento, famoso è il convento di San Michele che oggi ospita ritiri spirituali, convegni e concerti, e la cui intitolazione al Santo deriva dall’omonima cappella situata poco distante.

Le grotte di Pertosa, conosciute come “grotte dell’Angelo”, rappresentano uno dei luoghi più suggestivi della zona e non potevano non avere una raffigurazione del Santo.

Presso l’ingresso delle grotte si trova una nicchia contenente una rappresentazione di San Michele.

Il centro cilentano di Rutino, invece, è il più devoto a San Michele Arcangelo, tanto da celebrare i festeggiamenti in suo onore per una settimana intera, culminando con la rappresentazione del Volo dell’Angelo, la seconda domenica di maggio.

In questa rappresentazione antichissima, un bambino rappresenta l’Angelo, legato ad un solido cavo d’acciaio per simulare un volo, che combatte col diavolo e lo sconfigge.

Anche a Sala Consilina, la tradizione vuole che la statua che raffigura San Michele Arcangelo venga portata al Santuario in un pellegrinaggio.

Qui rimane fino a settembre quando, dopo vari rituali e tradizioni, si svolgono i festeggiamenti solenni.

A Sant’Angelo a Fasanella troviamo un luogo di culto costruito in una grotta, di grande interesse storico e archeologico, poiché sembra che sia stata abitata in età preistorica.

In età relativamente moderna, la grotta è stata trasformata in luogo sacro dedicato a San Michele Arcangelo.

Infine, c’è Valle dell’Angelo, un altro luogo di culto situato in una grotta, che racchiude una leggenda. Alcuni pastori trovarono rifugio nella grotta ma il maltempo non accennava a placarsi. Una volta affidatisi al Santo, il temporale cessò e i pastorelli poterono rientrare a casa.

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