“29 Parole e 30 Storie”: ad Eboli la presentazione del libro di Lorenzo Peluso

29 parole associate a storie di vita e ad avvenimenti a cui l’autore ha assistito nel corso della sua vita sia privata che professionale

Filippo Di Pasquale
Lorenzo Peluso

Il prossimo 26 marzo, presso il Gattapone a Porta Dogana ad Eboli, verrà presentato il nuovo libro del giornalista salernitano Lorenzo Peluso intitolato “29 Parole e 30 Storie”. L’autore, noto giornalista inviato di guerra, ha scritto opere come “As-salamu ‘alaykum. La pace sia con te” e “I giardini di Bagh-e Babur. Dalla sabbia dell’Iraq alle montagne dell’Afghanistan”, ma questa volta si allontana dalle sue precedenti opere letterarie con storie intime e personali legate al territorio e all’essenza assoluta del significato delle parole.

Dialogo tra Lorenzo Peluso e l’onorevole Federico Conte

L’evento vedrà la presenza dell’onorevole Federico Conte, il quale dialogherà con l’autore. A moderare l’incontro sarà il dr. Umberto Mollica, Presidente dell’associazione Ermice Aps.

“29 Parole e 30 Storie”: una raccolta di storie intime e personali

Il nuovo libro di Lorenzo Peluso, edito da Gagliardi editore, è una raccolta di storie intime e personali che si riferiscono ad avvenimenti a cui l’autore ha assistito nel corso della sua vita sia privata che professionale. Ogni storia è associata ad una parola di cui spesso facciamo un uso improprio o di cui a volte non consideriamo l’essenza assoluta del significato.

L’invito a riflettere sul significato delle parole

L’autore invita i lettori a riflettere sulle parole che rappresentano l’essenza del vivere sociale, perché ci offrono l’opportunità del confronto e della condivisione. Peluso propone di provare a recuperare la curiosità dell’uso

L’autore ci invita a riflettere sulle parole quali “essenza del vivere sociale, perché ci offrono l’opportunità del confronto e della condivisione”. Ci invita a non smarrire quelle parole “messe in un cassetto” per l’esigenza di “modernizzare” il nostro linguaggio, e dunque propone di provare a “recuperare la curiosità” dell’uso delle parole, per cercare di dare nuova linfa alla comunicazione e per comprendere quanto di bello c’è nel linguaggio.

Il libro

Ventinove parole associate a storie di vita e ad avvenimenti a cui l’autore ha assistito nel corso della sua vita sia privata che professionale. E così troviamo, ad esempio, l’omaggio alla immensa dedizione di una madre verso i propri figli nel capitolo dedicato alla parola “Fatica”, oppure la ricostruzione dei fatti che hanno interessato il tribunale di Sala Consilina, chiuso nel 2013 e accorpato a quello di Lagonegro, nel capitolo intitolato “Enantiosemia”.

A queste si aggiungono altre 28 storie, di grande interesse e spessore, da leggere tutte d’un fiato, riscoprendo al contempo la straordinaria bellezza delle parole. Tra queste c’è anche la storia del maestro Franco Mastrogiovanni, narrata nel capitolo “Dignità”, “parola della quale abbiamo del tutto smarrito il significato”, dice l’autore che ha seguito in prima persona, da giornalista, il processo che ne è scaturito e di cui in questo libro ci racconta sensazioni e ricordi di un’esperienza che egli stesso definisce spartiacque nella sua vita professionale.

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