C’è anche un funzionario della Regione Campania tra le persone arrestate insieme ad imprenditori del settore nell’ambito dell’operazione scattata all’alba sul traffico illecito di rifiuti tra l’Italia e la Tunisia. Sono state eseguite 16 misure cautelari e sequestrate 3 aziende nell’ambito di un’indagine sulla tratta illecita di rifiuti tra Italia e Tunisia.
Operazioni in 4 province
Le operazioni sono in corso nelle province di Napoli, Salerno, Potenza e Catanzaro da parte della Direzione Investigativa Antimafia e del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli, su coordinamento della Procura di Potenza. L’inchiesta è iniziata nel 2020, quando alcuni carichi di rifiuti speciali provenienti dal porto di Salerno furono inviati in Tunisia e successivamente bruciati, causando uno scandalo che portò all’arresto dell’ex ministro dell’Ambiente tunisino.
Indagini partite nel 2020 da Polla
Le indagini partirono da Polla, in provincia di Salerno, e coinvolgono anche vertici della Regione Campania. Gli arrestati includono imprenditori del settore rifiuti e un funzionario regionale, mentre un dirigente regionale è indagato a piede libero. Sono stati sequestrati beni di tre aziende coinvolte nello stoccaggio dei rifiuti.