Vallo della Lucania, Piano di Zona S8: lavoratori verso la mobilitazione

Ernesto Rocco
Municipio di Vallo della Lucania

Dopo il vano tentativo di conciliazione tenuto innanzi al Prefetto di Salerno lo scorso 4 dicembre, CGIL, CISL e UIL hanno comunicato che il giorno 19 gennaio 2024 terranno un’assemblea per l’intera giornata con il personale dipendente del Piano di Zona Ambito S8 comune capofila Vallo della Lucania.

La nota dei sindacati

Non essendoci state da parte dei legali rappresentanti dell’Ambito Territoriale S8 aperture durante l’incontro, a fronte dei numerosi impegni assunti durante le precedenti trattative, ma anzi, alla luce degli ultimi accadimenti di scollamento politico riportati dalla stampa locale, ha contribuito ad inasprire ulteriormente la preoccupazione fra i dipendenti d’intercettare e rendere strutturale le risorse finanziarie trasferiti ai comuni, sufficiente all’immediata stabilizzazione di tutto il personale”, fanno sapere le sigle sindacali.

Per dare forza alle nostre rivendicazioni – aggiungono – abbiamo deciso di dare avvio ad una mobilitazione unitaria, da concordare durante i lavori assembleari, il cui obiettivo è avere la garanzia del rispetto degli impegni assunti come rivendicato da anni dalle segreterie territoriali, concordando apposito crono programma di scioperi territoriali già a partire dal mese di gennaio 2024”.

Le azioni

Tra le azioni da mettere in atto il blocco di tutte le attività effettuate con orario straordinario e/o supplementare di tutto il personale; la predisposizione di materiale unitario che dia visibilità alla vertenza anche ai fruitori dei servizi/parenti che accedono alle prese in carico; presidi davanti la sede dell’Ambito S8 con volantinaggio e imbandieramento della struttura.

Dobbiamo proseguire senza timore il nostro percorso, per difendere il legittimo diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a vedersi pienamente riconosciuta la propria dignità professionale, sicure che a breve si abbatterà sugli Enti appartenenti all’Ambito, interventi Ministeriali di retrocessione dei fondi strutturali destinati al potenziamento dei servizi sociali”, concludono le segreterie sindacali.

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