Gestione della fornace di Agropoli, è scontro

Il consigliere di minoranza Raffaele Pesce: «Affidamento della fornace a terzi? Sia il comune a gestirla»

Ernesto Rocco
Fornace di Agropoli

È polemica sulla gestione della Fornace di Agropoli. L’amministrazione comunale lo scorso luglio diede incarico al funzionario responsabile “di predisporre e pubblicare un avviso esplorativo di manifestazione di interesse per la gestione della ex Fornace per 2 anni“. Ora, a distanza di sette mesi, la questione viene affrontata in commissione, con la partecipazione anche dei rappresentanti delle minoranze.

Gestione fornace: la polemica

Un iter, questo, che ha provocato la rabbia del consigliere di minoranza Raffaele Pesce, secondo cui la questione andava affrontata precedentemente in commissione e in consiglio comunale (come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali).

«Faccio notare che la deliberazione non solo non richiami il regolamento esistente, votato dal consiglio comunale ma che non lo consideri affatto;
Come al solito tutto approssimativo, senza rispetto delle procedure e dei poteri che la legge conferisce al Consiglio comunale, a prescindere dalle scelte».

La proposta

Nel merito della gestione della fornace di Agropoli Pesce propone che spetti direttamente all’Ente. «Ho riportato la nostra idea dell’uso della struttura per mostre permanenti e/o periodiche e per attività culturali in genere. La commissione congiunta sarà riconvocata per continuare i lavori in merito. Ho chiesto, intanto, di procedere alla manutenzione degli elementi in legno, dato l’evidente deterioramento, all’installazione di una scala per accedere alla parte superiore parimenti sfruttabile per attività culturali e di svago».

Fin ora la fornace è stata gestita dalla Fondazione Giambattista Vico.

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